Tutto quello che non sai sul Lardo di Arnad
La Valle d’Aosta è conosciuta ed amata in tutto il mondo per il suo prezioso patrimonio naturalistico e paesaggistico. Altrettanto degni di nota sono i suoi prodotti gastronomici: tra di essi primeggia, per squisitezza e genuinità, il lardo di Arnad.
Si tratta dell’unico lardo d’Europa che si fregia della certificazione D.O.P. Il suo gusto speciale ed inimitabile è merito delle spezie e degli aromi di montagna impiegati per stagionare il salume. Ecco una breve guida per conoscere i tratti distintivi di questa delizia che riesce a conquistare i palati più esigenti.
Cos’è il Lardo di Arnad e come si prepara
Ricavato dal dorso dei maiali di età non inferiore ai 9 mesi alimentati esclusivamente con castagne ed ortaggi, il lardo di Arnad deve il suo nome all’antico borgo valdostano da cui proviene e la sua unicità è merito della particolare tecnica di produzione utilizzata per fare arrivare in tavola questa eccellenza.
Infatti, entro 48 ore dalla macellazione, il lardo viene tagliato in pezzi di forma rettangolare e messo a riposare nei doils, appositi contenitori di legno locale di rovere, larice o castagno.
È proprio in questi recipienti che inizia la stagionatura, per un minimo di tre mesi e un massimo di quindici mesi: il lardo viene messo sotto sale insieme agli aromi (salvia, rosmarino, alloro, pepe, ginepro, cannella, chiodi di garofano, noce moscata ed achillea). Il tutto è, poi, ricoperto da acqua salata, precedentemente bollita e lasciata raffreddare.
Questa procedura è garanzia di un gusto profumato ed aromatico, estremamente armonioso.
Quali sono le differenze fra il lardo di Arnad e il lardo di Colonnata?
Accomunati dal sapore raffinato che conquista gli amanti dei salumi di qualità, il lardo D.O.P. di Arnad e il lardo di Colonnata si differenziano nel gusto, frutto di tecniche di stagionatura molto diverse.
Infatti, il lardo valdostano viene fatto stagionare nei doils di legno, mentre il lardo toscano per sei mesi viene messo ad invecchiare in conche di marmo di Carrara.
Diversa è anche la scelta degli aromi per la stagionatura: le spezie impiegate conferiscono al lardo di Arnad un gusto balsamico, mentre il lardo di Colonnata presenta un gusto leggermente pepato, delicato e fresco.
Lardo di Arnad: le ricette per gustarlo al meglio
Autentica eccellenza del territorio valdostano, il lardo made in Arnad è un salume davvero versatile: offre il meglio di sé gustato come affettato oppure come ingrediente di piatti più complessi.
Per apprezzarne le dolci note aromatiche, è consigliabile affettarlo sottilmente e adagiarlo sui crostini di pane nero locale o su fettine di polenta abbrustolite. Tra i piatti che vengono resi speciali dal lardo e che meritano senz’altro un assaggio, occupano il podio le tagliatelle con il lardo e i funghi porcini, i gamberi al lardo e le castagne al miele con il lardo.
Per provare la vera cucina valdostana, il ristorante Lou Tchappè di Lillaz porta in tavola i piatti e i prodotti della tradizione, rivisitando in chiave contemporanea le antiche ricette della vallata. Immerso nella natura incontaminata del Parco Nazionale del Gran Paradiso a pochi passi dalle spettacolari cascate di Lillaz, in un ambiente intimo ed accogliente, il ristorante seleziona con cura e competenza le materie prime.
Non a caso, i prodotti impiegati sono locali e a chilometro zero. Il tutto per offrire una cucina semplice, genuina e di elevatissima qualità.