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Crespelle alla Valdostana

Cosa distingue le Crespelle alla Valdostana dalle altre ricette?

Le crespelle, variante nostrana delle celebri crêpes francesi, sono una ricetta molto apprezzata per la realizzazione di antipasti e di piatti unici. La pastella delle crespelle è molto facile e veloce da preparare e il suo gusto la rende adatta sia per preparazioni dolci che per preparazioni salate.  

Quando la pastella viene usata per le preparazioni salate le crespelle vengono arricchite da una grande varietà di ingredienti, come ad esempio la besciamella, i funghi, le verdure, i formaggi e i salumi. Una tipologia particolare di crespella è quella alla Valdostana, una ricetta nata appunto in Valle d’Aosta e fortemente ispirata alla tradizione di questa piccola regione incastonata tra le montagne. 

Proprio in virtù di questa sua posizione la regione è da sempre legata ai prodotti del territorio e ha subito per lungo tempo l’influenza culinaria dei paesi transalpini limitrofi come la Francia. A differenziare le crespelle alla Valdostana dalle altre ricette è soprattutto un ingrediente chiave, la fontina DOP utilizzata per realizzare la fonduta valdostana, che nelle crespelle in genere sostituisce la besciamella.  

Come sono preparate le classiche Crepes alla Valdostana 

Le crespelle possono essere presentate in tavola come antipasto, ma molto spesso sono proposte come vero e proprio primo piatto o piatto unico; in questo caso le crespelle vengono farcite con un gran numero di ingredienti per essere sostanziose e sazianti. Nel caso specifico delle crespelle alla Valdostana, queste vengono preparate in due fasi: nella prima fase viene realizzata la pastella, mentre nella seconda fase vengono aggiunti gli ingredienti per farcire la crespella e in seguito la fonduta valdostana.  

Per la pastella sono sufficienti alcuni ingredienti di facile reperibilità, quali la farina 00, il latte, il burro, le uova e il sale e pochi minuti di cottura per ottenere un risultato ottimale. Per la farcitura invece è possibile inserire diversi ingredienti, sebbene quelli solitamente utilizzati siano il prosciutto cotto e la fontina DOP. Le crespelle vengono infine piegate o arrotolate a seconda dei gusti e gratinate nel forno con la fonduta valdostana. 

…e come le facciamo noi! 

La scelta di utilizzare la fonduta valdostana al posto della besciamella per la realizzazione delle crespelle alla Valdostana è una delle particolarità del ristorante Lou Tchappè. Qui, infatti, non vengono proposte delle crespelle tradizionali, bensì delle crêpes farcite con prosciutto cotto di alta qualità e quadrotti di fontina DOP, un formaggio che ha da sempre un forte legame con il territorio.  

Al termine della preparazione poi le crêpes vengono gratinate al forno con della fonduta valdostana. Non sono soltanto le crêpes ad essere preparate secondo la tradizione culinaria locale e utilizzando ingredienti del territorio, ma tutto il menù proposto dal ristorante.  

Le diverse preparazioni disponibili nel menù vengono realizzate con prodotti a chilometro 0 acquistati da piccoli e fidati produttori locali. Le ricette invece si ispirano alla tradizione culinaria del luogo ma presentano delle interessanti innovazioni così da offrire agli ospiti del ristorante piatti gustosi che uniscono in modo sfizioso la tradizione e la modernità. 

Lardo di Arnad

Tutto quello che non sai sul Lardo di Arnad

La Valle d’Aosta è conosciuta ed amata in tutto il mondo per il suo prezioso patrimonio naturalistico e paesaggistico. Altrettanto degni di nota sono i suoi prodotti gastronomici: tra di essi primeggia, per squisitezza e genuinità, il lardo di Arnad.  

Si tratta dell’unico lardo d’Europa che si fregia della certificazione D.O.P. Il suo gusto speciale ed inimitabile è merito delle spezie e degli aromi di montagna impiegati per stagionare il salume. Ecco una breve guida per conoscere i tratti distintivi di questa delizia che riesce a conquistare i palati più esigenti.  

Cos’è il Lardo di Arnad e come si prepara

Ricavato dal dorso dei maiali di età non inferiore ai 9 mesi alimentati esclusivamente con castagne ed ortaggi, il lardo di Arnad deve il suo nome all’antico borgo valdostano da cui proviene e la sua unicità è merito della particolare tecnica di produzione utilizzata per fare arrivare in tavola questa eccellenza.  

Infatti, entro 48 ore dalla macellazione, il lardo viene tagliato in pezzi di forma rettangolare e messo a riposare nei doils, appositi contenitori di legno locale di rovere, larice o castagno.  

È proprio in questi recipienti che inizia la stagionatura, per un minimo di tre mesi e un massimo di quindici mesi: il lardo viene messo sotto sale insieme agli aromi (salvia, rosmarino, alloro, pepe, ginepro, cannella, chiodi di garofano, noce moscata ed achillea). Il tutto è, poi, ricoperto da acqua salata, precedentemente bollita e lasciata raffreddare.  

Questa procedura è garanzia di un gusto profumato ed aromatico, estremamente armonioso. 

Quali sono le differenze fra il lardo di Arnad e il lardo di Colonnata? 

Accomunati dal sapore raffinato che conquista gli amanti dei salumi di qualità, il lardo D.O.P.  di Arnad e il lardo di Colonnata si differenziano nel gusto, frutto di tecniche di stagionatura molto diverse.  

Infatti, il lardo valdostano viene fatto stagionare nei doils di legno, mentre il lardo toscano per sei mesi viene messo ad invecchiare in conche di marmo di Carrara

Diversa è anche la scelta degli aromi per la stagionatura: le spezie impiegate conferiscono al lardo di Arnad un gusto balsamico, mentre il lardo di Colonnata presenta un gusto leggermente pepato, delicato e fresco. 

Lardo di Arnad: le ricette per gustarlo al meglio 

Autentica eccellenza del territorio valdostano, il lardo made in Arnad è un salume davvero versatile: offre il meglio di sé gustato come affettato oppure come ingrediente di piatti più complessi.  

Per apprezzarne le dolci note aromatiche, è consigliabile affettarlo sottilmente e adagiarlo sui crostini di pane nero locale o su fettine di polenta abbrustolite. Tra i piatti che vengono resi speciali dal lardo e che meritano senz’altro un assaggio, occupano il podio le tagliatelle con il lardo e i funghi porcini, i gamberi al lardo e le castagne al miele con il lardo.  

Per provare la vera cucina valdostana, il ristorante Lou Tchappè di Lillaz porta in tavola i piatti e i prodotti della tradizione, rivisitando in chiave contemporanea le antiche ricette della vallata. Immerso nella natura incontaminata del Parco Nazionale del Gran Paradiso a pochi passi dalle spettacolari cascate di Lillaz, in un ambiente intimo ed accogliente, il ristorante seleziona con cura e competenza le materie prime.  

Non a caso, i prodotti impiegati sono locali e a chilometro zero. Il tutto per offrire una cucina semplice, genuina e di elevatissima qualità. 

Parco Nazionale Gran Paradiso

Parco Nazionale Gran Paradiso: come arrivare, cosa vedere e dove mangiare

Istituito nel lontano 1922, il Parco del Gran Paradiso è il parco nazionale più antico d’Italia. Per la sua ricca biodiversità, è entrato a far parte della “Green List“, un elenco delle principali aree protette al mondo. La fauna locale endemica è dominata dallo stambecco, diffuso in tutto l’arco alpino. Il parco è situato nel confine tra Piemonte e Val d’Aosta, e include cinque bellissime valli delle Alpi Graie: Val di Cogne, Val di Rhêmes, Valsavarenche, Valle dell’Orco e Val Soana, per un totale di 71.043,79 ettari.   

Il parco accoglie i visitatori con una grande varietà di attrazioni e attività, tra cui laghi alpini, borghi di montagna e cascate. Dispone inoltre di un centro informazioni e di numerosi percorsi per trekking e mountain bike. 

Come raggiungere il Parco Gran Paradiso? 

Cogne è una porta sul Parco Gran Paradiso, per chi desidera accedervi dalla Valle d’Aosta. Vediamo dunque come raggiungerla:
 

  • In auto: 

Uscita dell’autostrada A5 al casello di “Aosta Ovest“, all’altezza di Aymavilles, e seguire le indicazioni per Cogne (21 km circa di strada statale). 

  • In treno: 

La stazione ferroviaria più vicina è Aosta, da lì si può proseguire con l’autobus di linea fino a Cogne. Ci sono diverse corse e svariate fermate. 

  • In autobus: 

Ci sono numerose linee di bus: Aosta-Milano, Aosta-Torino e Aosta-Cogne. Per maggiori informazioni sulle linee e le prenotazioni dei biglietti, si consulti: https://www.cogneturismo.it 
 

  • In aereo: 

Gli aeroporti più vicini sono quelli di Torino-Caselle, Milano Malpensa e Ginevra. Per recarsi a Cogne è possibile proseguire il viaggio in bus o con uno shuttle condiviso. 

Cosa fare e cosa vedere al Gran Paradiso 

Ogni periodo dell’anno offre il suo carnet di attività: trekking, escursioni, arrampicata, sci e snowboard sono solo alcune delle tante attività da svolgere nel Gran Paradiso. Il parco stesso cambia veste di stagione in stagione, si colora di bianco in inverno e di tutti i colori della natura allo sbocciare della primavera, senza dimenticare l’incanto del foliage autunnale che accende le vallate con le sue sfumature calde e sgargianti. 

Gli sport invernali come sci, sci di fondo, sci alpinismo e ice climbing rappresentano l’attrattiva principale durante la stagione fredda, ma non l’unica. I tanti sentieri invitano a esplorare le montagne con le racchette da neve, e a divertirsi a bordo dello slittino insieme a tutta la famiglia. 

Il paesaggio del Gran Paradiso è di per sé un’attrazione, che nel parco viene valorizzata da progetti didattici e laboratori per bambini e amanti della natura, tra cui il Centro Visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso, a Cogne, e il Centro Acqua e Biodiversità a Rovenaud-Valsavarenche.  

Cucina Valdostana: dove mangiare dopo una giornata in montagna 

Dopo una giornata trascorsa in montagna tra escursioni in estate e sci alpinismo in inverno, ci si sente temprati e felici, ma anche stanchi e affamati. Il territorio del Gran Paradiso offre una grande varietà di ristoranti, dove trovare una combinazione di piatti locali e ricette tipiche della cucina italiana.  

Per conoscere a fondo la cultura locale e assaporare i prodotti tipici a chilometro zero, tuttavia, è sempre meglio optare per ristoranti tradizionali, specializzati nelle prelibatezze della cucina valdostana.   

Il Ristorante Lou Tchappè, situato a Lillaz, una frazione di Cogne, ha aperto i battenti nel 1983, ed è da allora votato alla tradizione e all’innovazione. Dalla lunga esperienza dei gestori, dalla creatività dello chef e dalla maestria del team di cucina, nascono piatti unici, dove le antiche ricette valdostane vengono reinterpretate in chiave moderna.  

Nel menù si trovano, tra l’altro, la polenta e la fonduta alla valdostana, preparate con ingredienti freschi, genuini e provenienti da produttori locali. Chi ha tempo ed ancora energia, può approfittarne per fare un salto ad ammirare le vicine Cascate di Lillaz, che distano circa 5 minuti a piedi dal ristorante. 

Trota Lillaz

Trota di Lillaz: un piatto autentico e a chilometro zero

La cucina valdostana è una cucina rispettosa delle tradizioni e fortemente legata ai prodotti del territorio. Ecco spiegate le ragioni della genuinità dei piatti tipici, preparati con ingredienti a chilometro zero, allevati o coltivati in un territorio in cui le indiscusse protagoniste sono natura incontaminata e aria pura

Tra le delizie che meritano un assaggio, la trota di Lillaz allevata e pescata nelle acque cristalline del Gran Paradiso è una vera squisitezza. Ecco una breve guida per meglio conoscere i tratti distintivi dell’emblema della gastronomia di Cogne: la trota della vicina frazione di Lillaz, dove scrosciano le omonime e spettacolari cascate.  

Cosa rende uniche le trote di Lillaz? 

Le trote di Lillaz non hanno eguali. Quali sono le ragioni dell’unicità di questa delizia? Innanzitutto, il luogo di provenienza. Siamo a Lillaz, a 1600 metri di altitudine, nel cuore del Parco del Gran Paradiso e a poca distanza dall’accogliente borgo di Cogne. Qui l’indiscussa protagonista è una natura sorprendente: in un paesaggio tipico d’alta montagna -tra maestose pareti rocciose e boschi di abeti, pini e larici secolari- si palesano le spettacolari cascate formate dal torrente Urtier le cui acque compiono tre salti per poi incunearsi tra le rocce a picco.  

In secondo luogo, il tipo di allevamento. Le trote sono allevate in un laghetto di acqua di montagna fredda e pulitissima. A prendersi cura delle trote è una famiglia di Cogne che fa questo mestiere con passione e competenza, anche per merito della lunga esperienza maturata nel settore dell’acquacoltura.  

E, ultimo aspetto, la freschezza delle trote è sorprendente: considerata la vicinanza dell’allevamento al ristorante Lou Tchappè, le trote giungono in cucina che ancora si muovono…un chilometro zero vero e proprio! 

Dal lago alla griglia: come cuciniamo la trota 

Qual è l’indirizzo giusto da annotare in agenda per gustare la trota di Lillaz, cucinata come vuole la tradizione? Sicuramente, il Ristorante Lou Tchappè di Lillaz. In un ambiente molto curato ed accogliente immerso nella natura e nel silenzio del Parco Nazionale del Gran Paradiso, proponiamo i piatti della tradizione valdostana, privilegiando i prodotti del territorio e rivisitando in chiave contemporanea le antiche ricette delle famiglie di Cogne.  

In particolare, siamo soliti mostrare ai commensali la trota di Lillaz intera: se di gradimento, viene subito sfilettata e cucinata. Dopo avere leggermente impanato il filetto con olio extravergine e con un misto di erbe di montagna, segue la cottura alla griglia per non alterare il gusto della carne e per apprezzarne in pieno il sapore genuino. Prima di servire il piatto, aggiungiamo solo un altro po’ di olio extravergine e un pizzico di sale.  

La trota di Lillaz è una delle prelibatezze contemplate dal nostro menu: tra gli ingredienti a chilometro zero attentamente selezionati da Lou Tchappè meritano di essere segnalati anche la fontina, il burro di alpeggio, l’agnello, l’anatra e i salumi. Senza dimenticare l’immancabile polenta. E, per concludere in dolcezza, non può non citarsi una ricca proposta di dolci, dove primeggia l’irresistibile crema di Cogne con tegole 

Cosa Fare in Valle d'Aosta

Cosa fare in Valle d’Aosta? Sport, natura e…cibo!

Piccola regione incastonata tra le montagne, la Valle d’Aosta è senza dubbio una delle mete turistiche italiane più apprezzate dai viaggiatori alla ricerca di un’esperienza a 360° che includa il contatto con la natura, lo sport e il buon cibo.  
La Valle d’Aosta offre infatti un’ampia scelta di attività sia nella stagione invernale che nella stagione estiva ed è il luogo ideale per una vacanza in famiglia, in coppia o con gli amici. Oltre alla natura, rappresentata dalle più importanti e conosciute vette delle Alpi come il Monte Rosa, il Monte Bianco e il Monte Cervino, dove è possibile praticare l’alpinismo, la regione regala ai propri visitatori panorami mozzafiato e distese incontaminate

Qui non è raro imbattersi in ristoranti e tipiche baite dove assaporare la cucina valdostana della tradizione, spesso riproposta in chiave moderna. 

Sport in Valle d’Aosta: in inverno e in estate per tutta la famiglia 

L’alpinismo è indubbiamente uno degli sport maggiormente praticati in Valle d’Aosta, soprattutto nel periodo invernale; tra gli altri sport che è possibile praticare nella regione figurano in particolare lo sci discesa, sci da fondo e lo snowboard. Inoltre, in alcune zone, molti sportivi si cimentano nell’ice climbing, scalando con ramponi e picozza le cascate ghiacciate.  

Nel periodo estivo invece le attività sportive praticabili in Valle d’Aosta includono il trekking, l’arrampicata, il parapendio, il canyoning, il rafting, la canoa e la mountain bike. Chi visita la regione in occasione di una vacanza in famiglia non può poi non partecipare ad alcune attività in grado di rendere felici soprattutto i più piccoli, come nel caso dell’equitazione e dei voli in mongolfiera, che tra l’altro permettono anche di osservare lo splendido panorama offerto dalla natura circostante

Cosa vedere: parchi, cascate e montagne della Valle d’Aosta 

Sono sempre più numerosi i visitatori che scelgono la Valle d’Aosta per le sue meraviglie naturalistiche, storiche e culturali. Oltre ai già citati Monte Bianco, Monte Rosa e Monte Cervino, che offrono la possibilità di fare trekking ed escursioni, è anche possibile effettuare delle traversate in funivia, percorrere la Via Francigena, visitare l’osservatorio astronomico di Saint Barthelemy o esplorare parchi naturali come il famosissimo Gran Paradiso.  

Un’altra interessante attrattiva naturalistica offerta dalla Valle d’Aosta è rappresentata dalle numerose cascate presenti nella regione, tra cui le più conosciute sono le Cascate di Lillaz, le Cascate di Mascognaz, le Cascate del Rutor e la Cascata di Isollaz. 

Cucina Valdostana: piatti tradizionali da leccarsi i baffi!  

Tra gli aspetti per cui la Valle d’Aosta è conosciuta in tutto il mondo vi è ovviamente anche la tradizione culinaria locale. Si tratta in particolare di una cucina molto legata al territorio e che si è evoluta a partire dalla particolare posizione della regione, inserita in una cornice montuosa dove un tempo era difficile acquistare materie prime dall’esterno e quindi si preferiva la produzione locale.  

Ancora oggi molti dei ristoranti presenti nella regione fanno affidamento principalmente su prodotti a chilometro 0 acquistati da piccoli produttori locali accuratamente selezionati e fidati. La cucina valdostana è dunque una cucina prevalentemente tradizionale, basata su formaggi e salumi, polenta, carni rosse e selvaggina come il cinghiale. Non mancano però anche i piatti a base di pesce, come il salmone e la trota, e un’ampia scelta di antipasti e primi piatti tipici come le crespelle alla valdostana con la fonduta.  

Chiudono il menù i dolci della tradizione, fra i quali spiccano soprattutto le torte casalinghe, la panna cotta, le pere martin sec alla riduzione di fumin doc e la Crema di Cogne con le celebri tegole, degli invitanti biscotti a base di mandorle e nocciole. 

Incastonato in un panorama mozzafiato, a quattro passi dalle Cascate di Lillaz, il ristorante Lou Tchappè è il luogo ideale per assaporare i piatti tipici della tradizione valdostana. Prenota ora il tuo tavolo!