Autore: 2023_SEO

Lumache alla Bourguignonne

Lumache alla Bourguignonne: ingredienti e abbinamenti

Le lumache alla Bourguignonne rappresentano un piatto iconico della cucina francese, rinomato per la sua ricchezza di sapori e la raffinatezza della preparazione. Questa prelibatezza culinaria, originaria della regione della Borgogna, incarna l’eleganza e la tradizione della gastronomia francese, che nel tempo è stata tramandata anche alla cucina valdostana.  

Gli ingredienti  

Lumache di Borgogna 

Le lumache, conosciute anche come escargot, sono una delizia culinaria diffusa in molte culture del mondo. Tuttavia, le lumache alla Bourguignonne hanno una storia speciale nella cucina francese. La varietà più comunemente utilizzata è la Helix pomatia, o lumaca di Borgogna, nota per la sua carne tenera e saporita. 

Raccolte in modo sostenibile, sono chiaramente l’elemento fondamentale delle lumache alla Bourguignonne. La loro carne, ricca di sapore, si sposa armoniosamente con la marinatura e gli aromi distintivi della preparazione. 

Burro d’Alpeggio 

Il burro gioca un ruolo cruciale nella preparazione delle lumache alla Bourguignonne. In genere, viene utilizzato un burro d’alpeggio, preferibilmente non salato, per consentire agli altri ingredienti di esprimere appieno i loro sapori. Il burro, fuso con aglio e prezzemolo, avvolge le lumache in un abbraccio di cremosità e aroma

Aglio e Prezzemolo 

L’aglio, con il suo profumo robusto, e il prezzemolo fresco, con la sua nota erbacea, sono gli alleati perfetti per esaltare i sapori delle lumache. Questi aromi, uniti al burro, creano una marinatura che accompagna delicatamente le lumache, regalando loro un gusto avvolgente e ricco. 

Vino Rosso della Borgogna 

Il vino rosso della Borgogna, da poter sostituire con uno dei vini valdostani, è un componente essenziale della ricetta. La sua complessità e profondità di sapore si trasferiscono alle lumache durante la cottura, conferendo loro un carattere unico. La scelta di un buon vino è cruciale per garantire una perfetta armonia tra gli ingredienti. 

La tradizione delle Lumache alla Bourguignonne 

La tradizione delle lumache alla Bourguignonne affonda le radici nelle cucine dei monasteri della Borgogna nel Medioevo. Inizialmente, le lumache erano considerate un cibo modesto e abbondante, adatto ai giorni di digiuno. Col tempo, la ricetta si è evoluta, diventando un piatto raffinato apprezzato in tutto il mondo. 

La preparazione delle lumache alla Bourguignonne è un processo laborioso e artigianale che richiede pazienza e attenzione ai dettagli. La scelta degli ingredienti di alta qualità e la maestria nella preparazione sono elementi chiave per garantire un risultato finale eccellente

Abbinamenti

Pane Croccante 

Accompagnare le lumache alla Bourguignonne con fette di pane croccante è una scelta classica. Il pane assorbe la ricca salsa al burro e aiuta a catturare ogni goccia di sapore, creando un connubio perfetto tra consistenza e gusto. 

Lumache alla Bourguignonne: abbinamento del vino 

Niente si sposa meglio con le lumache alla Bourguignonne di un buon bicchiere di vino rosso valdostano. La complessità del vino si integra armoniosamente con la marinatura delle lumache, creando un’esperienza culinaria straordinaria. 

Insalata di campo 

Un’insalata fresca e croccante può essere il complemento ideale per bilanciare la ricchezza delle lumache. Le foglie di lattuga fresca, magari condite con una vinaigrette leggera, aggiungono un tocco di freschezza al pasto. 

Insomma, le lumache alla Bourguignonne sono un viaggio sensoriale nel cuore della cucina francese, ma ormai approdate anche fra i piatti valdostani.  Sperimentare con ingredienti di alta qualità e abbinamenti saggi permetterà di apprezzare appieno la complessità e l’eleganza di questa delizia culinaria, trasportando chiunque in un’autentica esperienza gastronomica. 

Vieni a provarle in uno dei migliori ristoranti di Cogne

Immagine di fabrikasimf su Freepik

Vini Valdostani

Alla scoperta dei Vini Valdostani

La Valle d’Aosta, incastonata tra le maestose Alpi, non è solo una destinazione per gli amanti della montagna e degli sport invernali, ma è anche un luogo ricco di tradizioni culinarie e, in particolare, di vini unici.  

In questa breve guida, esploreremo la vasta gamma di vini valdostani, divisi tra rossi e bianchi, che riflettono la ricchezza del terroir e la maestria degli enologi locali

Vini Rossi della Valle d’Aosta 

Torrette  

Il Torrette è il vino rosso per eccellenza della Valle d’Aosta. Ottenuto da una sapiente miscela di diverse varietà di uve a bacca rossa, prevalentemente Petit Rouge, questo vino incarna l’anima di questa regione montuosa.  

La sua complessità aromatica e la struttura robusta lo rendono ideale per accompagnare piatti tradizionali valdostani come la fonduta e la polenta concia. 

Pinot Noir  

Il Pinot Noir, celebre vitigno francese, trova nella Valle d’Aosta un ambiente ideale per esprimere al meglio le sue caratteristiche. I vigneti valdostani conferiscono al Pinot Noir una nota unica, amalgamando il terroir montano con l’eleganza tipica di questo vitigno. Il risultato è un vino rosso con un bouquet aromatico complesso, adatto a accompagnare piatti a base di carne e formaggi stagionati. 

Fumin  

Il Fumin è un vino rosso che fa parte da sempre della tradizione enogastronomica della Valle d’Aosta. Caratterizzato da un colore intenso e da una struttura corposa, il Fumin si abbina perfettamente a piatti di carne, soprattutto quelli tipici della cucina valdostana, come la carbonada. 

Cornalin  

Il Cornalin è una varietà di uva rossa anticamente coltivata in Valle d’Aosta e recentemente riscoperta. Questo vino rosso si distingue per il suo carattere deciso, i profumi speziati, il sapore leggermente acido e il colore mediamente intenso. Perfetto da abbinare a salumi e formaggi locali, il Cornalin rappresenta un’autentica espressione del territorio. 

Mayolet  

Il Mayolet è un vino rosso leggero e fragrante, tipico del vigneto di centro Valle. Con il suo colore rosso rubino e i profumi floreali, è l’ideale per accompagnare carni bianche, aperitivi e antipasti di formaggi. La sua freschezza lo rende perfetto anche per le calde giornate estive. 

Nus Rouge  

Il Nus Rouge è un vino rosso che può vantare di essere forse il primo autoctono valdostano. Con le sue radici antiche questo vino rappresenta la storia enologica della regione, tanto che la leggenda lo colloca ai tempi di Ponzio Pilato. 

Caratterizzato da un sapore secco, note tanniche e colore intenso, il Nus Rouge è perfetto per chi desidera un abbinamento con alcuni salumi tipici della regione, come la Motsetta, ma anche con la Fontina e le carni rosse.  

Vuillermin  

Il Vuillermin è un vino rosso che proviene dall’ultimo vigneto identificato e recuperato in Valle d’Aosta, salvandolo dunque dall’estinzione. Con il suo colore rosso rubino, ricco di corpo e struttura, il Vuillermin è una scoperta da non perdere per gli amanti del buon vino. 

Gamay  

Il Gamay, un vitigno francese che risale al diciassettesimo secolo, trova nelle vigne valdostane un terreno ideale per esprimere tutta la sua vivacità. I vini Gamay della Valle d’Aosta sono caratterizzati da un colore rosso intenso-violaceo, una freschezza sorprendente, con note fruttate e un gusto leggero. Perfetto da abbinare a piatti di pesce e formaggi freschi. 

Vini Bianchi della Valle d’Aosta 

Blanc de Morgex e La Salle  

Il Blanc de Morgex e La Salle è un vino bianco eroico, coltivato nelle difficili condizioni delle vigne di alta montagna. Con il suo carattere fresco e minerale, questo vino, che si trova nella versione ferma o frizzante, si sposa perfettamente con piatti a base di pesce di montagna, come la Trota di Lillaz, e formaggi freschi. 

Petite Arvine   

La Petite Arvine, con la sua predisposizione alla coltivazione in alta quota viene anche soprannominato “vite dei ghiacciai“ ed è considerata la perla enologica della Valle d’Aosta.  

Questo vino bianco aromatico si distingue per la sua acidità vivace e i profumi floreali. Ideale per accompagnare piatti di pesce, risotti e formaggi di media stagionatura, la Petite Arvine è un’eccellenza da scoprire. 

Chardonnay 

Il Chardonnay, vitigno francese diventato famoso in tutto il mondo, trova spazio anche nelle vigne valdostane. In Valle d’Aosta, il Chardonnay sviluppa un profilo unico, arricchito dalle influenze del terroir alpino.  

Con la sua complessità aromatica, il Chardonnay valdostano è perfetto per accompagnare piatti di pesce e formaggi a pasta molle. 

Muscat de Chambave o Petit Grain  

Il Muscat de Chambave, o Petit Grain, è un vino bianco secco tipico della Bassa Valle d’Aosta. Con il suo colore paglierino, questo vino è perfetto per essere bevuto fuori pasto, come aperitivo o da abbinare a dolci e formaggi freschi. 

Pinot Gris  

Il Pinot Gris, una mutazione del celebre Pinot Noir, trova nella Valle d’Aosta un ambiente ideale per esprimere la sua eleganza e complessità.  

Caratterizzato da un corpo fresco e leggero e una piacevole acidità, il Pinot Gris valdostano si presta bene ad essere abbinato a piatti di pesce, formaggi a pasta molle e salumi delicati. 

Nus Malvoisie  

Il Nus Malvoisie è un bianco secco dal gusto gradevole, ideale per chi cerca un vino fresco e leggero. Questo vino è molto versatile, perfetto per accompagnare piatti a base di pesce, crostacei e formaggi freschi. 

Vini affinati nella Miniera di Cogne 

La Miniera di Cogne è un luogo unico dove alcune cantine hanno scelto di affinare i loro vini. Le condizioni costanti di temperatura e umidità offrono un ambiente ideale per il processo di invecchiamento dei vini. I vini affinati nella Miniera di Cogne sono spesso caratterizzati da una complessità aromatica e una struttura unica, risultato della lenta maturazione in questo ambiente suggestivo. 

Insomma, i vini valdostani offrono un viaggio unico attraverso sapori autentici e tradizioni enologiche millenarie. Dai rossi strutturati ai bianchi aromatici, la Valle d’Aosta si conferma come una destinazione imperdibile per gli amanti del buon vino e delle esperienze enogastronomiche autentiche

Cerchi un ristorante a Cogne con una buona selezione di vini valdostani? Da Lou Tchappè sappiamo consigliarti il miglior vino da abbinare ai piatti della tradizione! 

Cogne Cosa Vedere

Cosa vedere a Cogne? La nostra guida

La cittadina di Cogne, incorniciata dalle maestose montagne delle Alpi, è un gioiello nascosto nella regione della Valle d’Aosta.  

Il cuore di Cogne è il suo centro storico, che, nonostante le dimensioni raccolte, offre un’atmosfera affascinante. Tuttavia, sono i panorami naturali circostanti a catturare veramente l’attenzione, e se sei appassionato di escursioni, avrai l’opportunità di esplorare la bellezza montana che circonda la città. 

Inoltre, Cogne è meravigliosa in tutte le stagioni: in primavera quando fiorisce, in estate per lunghe e brevi escursioni, con il foliage autunnale oppure in inverno con la neve!  

Chiesa di Sant’Orso 

Il percorso di cose da vedere a Cogne inizia con la Chiesa di Sant’Orso, che domina il profilo della città. Costruita nel 1202, la chiesa ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli, culminando nella ricostruzione totale nel 1642 a seguito di un’alluvione.  

All’interno, troverai cinque altari in legno del Settecento e decorazioni più recenti del 1960, realizzate dal pittore Nino Pirlato. La leggenda della sua costruzione aggiunge un tocco di fascino, narrando come le reliquie portate in una posizione desiderata dalla comunità tornassero misteriosamente alla riva opposta del fiume, indicando il luogo sacro. 

Casa dei Pizzi 

Di fronte alla Chiesa di Sant’Orso, sorge la Casa dei Pizzi, originariamente un luogo di sostegno per la comunità. Oggi ospita una mostra permanente di pizzo a tombolo, testimoniando la tradizione artigianale che ha radici nel 1665.  

La casa ha avuto diverse funzioni nel corso dei secoli, da ospedale a caserma dei carabinieri, fino a diventare il centro della produzione di pizzo a Cogne. 

Torre del Vescovo 

La Torre del Vescovo, nota anche come Chateau Royal, è uno degli edifici più antichi di Cogne, risalente al XII secolo. Originariamente destinata al Vescovo di Aosta, divenne un Castello Reale nel 1870.  

Oggi, dopo varie trasformazioni, è stata convertita in appartamenti residenziali, ma conserva la sua forma distintiva e la storia legata alla nobiltà. 

Grandze Place Commune 

La Grandze Place Commune è uno spazio che racconta la storia sociale di Cogne. Anticamente, qui si svolgevano le riunioni della comunità, la lettura dei comunicati comunali e la presa di decisioni importanti.  

Oggi, la piazza ospita case colorate e attività commerciali, mantenendo viva la memoria dei tempi passati. 

Prati di Sant’Orso 

I Prati di Sant’Orso, dichiarato Meraviglia Italiana, offre un’ampia distesa verde con una vista mozzafiato sul Gran Paradiso. Questo spazio protetto è ideale per passeggiate rigeneranti e, durante l’inverno, diventa una pista per gli sci di fondo. 

La Bataille de reines, una manifestazione tradizionale, si svolge qui, dando un tocco di folklore alla zona. 

Fontana di Ferro 

La Fontana di Ferro, risalente al 1816, celebra l’attività mineraria di Cogne. 

Realizzata in ghisa, è situata all’inizio del Prato di Sant’Orso, offrendo anche una magnifica vista sul Gran Paradiso e sulla Valnontey. 

Casa dell’Orologio 

La Casa dell’Orologio, costruita nel Settecento, è nota anche come Casa del Dottor Grappein, il medico filantropo. Gli interni presentano un corridoio decorato con voltini a crociera e focolari che sfiatano dai comignoli in pietra. 

Piazza Chanoux 

Infine, la Piazza Chanoux con il suo municipio e uno spazio espositivo dedicato alle miniere di Cogne è il luogo perfetto per concludere la tua visita.  

Questa piazza ha assunto un ruolo centrale nella divulgazione dei comunicati comunali e nella vita sociale della città nel corso degli anni. 

Cascate di Lillaz 

Se hai il tempo durante la tua visita a Cogne, non perderti le spettacolari Cascate di Lillaz, situate a breve distanza dalla città. Questo tesoro naturale offre uno spettacolo mozzafiato con le sue acque scroscianti che si tuffano tra le rocce, aggiungendo un ulteriore tocco di bellezza al tuo itinerario di esplorazione.  

Con la loro maestosità e la facile accessibilità, le Cascate di Lillaz sono una tappa imperdibile per chi desidera completare la propria esperienza nella suggestiva Cogne. 

Al termine della passeggiata, se vuoi provare alcuni dei piatti tipi della tradizione valdostana ti consigliamo Lou Tchappè, uno dei migliori Ristoranti di Cogne

Miniere di Cogne 

Tra le attrazioni da non perdere a Cogne, le Miniere di Cogne, tra le più alte d’Europa, sono un luogo che offre un affascinante viaggio nel passato industriale della regione. Questa antica miniera di magnetite, situata a Costa del Pino, con i suoi oltre 100 km di gallerie, testimonia l’importanza dell’attività estrattiva che ha plasmato la storia economica di Cogne. 

Attraverso visite guidate, i visitatori possono esplorare le gallerie sotterranee, scoprendo il duro lavoro dei minatori e la ricca storia mineraria della zona. Un’opportunità unica per immergersi nelle profondità della terra e comprendere il ruolo cruciale che la miniera ha svolto nello sviluppo di Cogne nel corso dei secoli. 

Naturalmente, per chi ha più tempo e ha voglia di godersi appieno la natura, consigliamo di immergersi nel Parco Nazionale del Gran Paradiso

Immagine: Betti1955, CC BY-SA 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0, via Wikimedia Commons

Quali sono i salumi tipici della Valle d’Aosta?

La Valle d’Aosta, incastonata tra le maestose vette delle Alpi, è una regione italiana rinomata per la sua ricca tradizione culinaria. Tra i tanti tesori gastronomici che questa piccola regione alpina offre, i salumi occupano un posto di rilievo. Ogni paese della Valle d’Aosta ha le sue specialità, riflettendo la varietà di paesaggi e culture presenti in questa terra montuosa.  

In questo articolo esploreremo alcuni dei salumi più tipici della Valle d’Aosta, che vantano sapori unici e una lunga storia gastronomica. 

Lardo di Arnad: il tesoro della Valle d’Aosta

Il Lardo di Arnad è uno dei salumi più caratteristici della Valle d’Aosta. Ottenuto dalla parte più grassa del maiale, questo lardo viene stagionato in modo particolare.  

La carne viene messa a riposare con sale e spezie locali: il tutto viene lasciato stagionare per un periodo che varia dai tre ai quindici mesi. Il risultato è un lardo tenero e saporito, con un profumo aromatico avvolgente e un gusto che riflette l’ambiente alpino. 

Jambon de Bosses: il prosciutto crudo che si distingue 

Il Jambon de Bosses, conosciuto anche come prosciutto crudo di Bosses, è un altro gioiello della tradizione salumiera valdostana che viene prodotto nel paesino valdostano di Saint-Rhémy-en-Bosses. Questo prosciutto crudo è ottenuto da cosce di suino selezionate, che vengono salate e aromatizzate con una miscela di erbe aromatiche, prima di essere essiccate. 

Il risultato è un prosciutto dal sapore deciso e dalla consistenza delicata, che si presta perfettamente a essere gustato da solo o accompagnato da formaggi locali. 

Boudeun: la salsiccia di montagna con le patate

Il Boudeun è una salsiccia tipica della Valle d’Aosta, preparata con patate, lardo, sangue di suino o bovino, sale e spezie. Può essere consumato cotto (se poco stagionato) oppure crudo (se abbondantemente stagionato). Questa salsiccia dagli ingredienti poveri, ma ricca di gusto ha un sapore intenso tipico delle tradizioni culinarie di questa regione alpina.  

Motzetta: la carne essiccata valdostana 

La Motzetta è una specialità essiccata della Valle d’Aosta, preparata utilizzando carne di manzo, di cavallo o di camoscio. Dopo essere stata aromatizzata con erbe locali per quasi un mese, viene fatta essiccare per 30-90 giorni a seconda delle dimensioni.  

Questo processo le conferisce un sapore robusto, che si sposa perfettamente con i paesaggi montani della regione. La Motzetta è spesso servita affettata sottile come antipasto nei taglieri di salumi valdostani. 

Prosciutto crudo di Saint-Marcel: un’eccellenza della tradizione valdostana 

Il Prosciutto crudo di Saint-Marcel è un altro prodotto eccellente della tradizione salumiera della Valle d’Aosta, che nasce da suini allevati in regione e aromatizzato con i sapori della montagna.  

Il risultato è un prosciutto crudo dal gusto delicato e dalla consistenza morbida, che incarna la perfezione della tradizione valdostana. 

Teteun: il salume dalle mammelle bovine  

Il Teteun è una gemma meno conosciuta ma altrettanto pregiata della tradizione salumiera valdostana. Questo salume, riconosciuto come Prodotto Agroalimentare Tradizionale italiano, è preparato utilizzando mammelle bovine di razze autoctone valdostane.  

Il Teteun è spesso apprezzato per la sua consistenza tenera e il sapore distintivo, dato dal processo di salmistratura, che aggiunge una nota unica al panorama dei salumi della Valle d’Aosta. La sua inclusione nella lista delle specialità valdostane evidenzia la diversità e la ricchezza della tradizione culinaria di questa affascinante regione alpina

Ti è venuta voglia di assaggiare un bel tagliere di salumi valdostani? Ti aspettiamo in uno dei migliori ristoranti di Cogne per provare tutti i salumi della nostra regione! 

Dolci Valdostani: quali sono?

La Valle d’Aosta, incantevole regione del nord-ovest dell’Italia, è celebre non solo per i suoi paesaggi mozzafiato e le piste da sci impeccabili ma anche per la sua ricca tradizione gastronomica.  

Tra i tesori culinari della Valle d’Aosta, i dolci occupano un posto di rilievo, caratterizzati da ingredienti genuini e una maestria tramandata di generazione in generazione. 

In questo articolo, ci immergeremo nel mondo dei dolci valdostani, esplorando tre prelibatezze uniche: le Tegole Valdostane, la Crema di Cogne e il Mécoulin di Cogne. 

Tegole Valdostane: croccanti bontà dalla tradizione 

Le Tegole Valdostane sono dolci croccanti e sottili che ricordano, nella forma, le tegole utilizzate per coprire i tetti. Sono fatte con ingredienti semplici ma di alta qualità, come farina di mandorle e di nocciole, zucchero e albumi d’uovo. La preparazione della ricetta tradizionale richiede grande maestria artigianale: gli ingredienti vengono accuratamente dosati e mescolati per creare un impasto omogeneo che, una volta cotto, si trasforma in fragranti tegole dal sapore avvolgente. 

Le Tegole Valdostane sono perfette per chi cerca un dolce semplice ma pieno di gusto, ideali da gustare con un bicchiere di vino dolce valdostano o accompagnate da una crema al mascarpone. Vengono anche utilizzate come supporto per altri dolci, come la Crema di Cogne. 

Crema di Cogne: il dolce cuore della Valle d’Aosta 

La Crema di Cogne è un altro gioiello della pasticceria valdostana, con radici ben piantate nella tradizione locale. Si tratta di un dolce al cucchiaio a base di cioccolato fondente, cacao amaro, panna, latte, zucchero e uova, con l’aggiunta di estratto di vaniglia e rum. La crema viene lavorata con cura per raggiungere la consistenza morbida e il sapore avvolgente che la contraddistinguono. La ricetta autentica prevede l’utilizzo di latte fresco delle valli valdostane, conferendo alla crema un profumo e un gusto unici. 

La Crema di Cogne può essere gustata da sola oppure accompagnata dalle Tegole di Cogne di cui abbiamo già parlato. La sua versatilità la rende un’opzione deliziosa per soddisfare diverse preferenze di gusto. Per chi ama i sapori dolci e cremosi, la Crema di Cogne è una tappa imperdibile nel tour gastronomico della Valle d’Aosta

Mécoulin di Cogne: il tocco rustico della tradizione 

I legami profondi del Mécoulin con Cogne lo rendono una prelibatezza autentica.  

La ricetta del Mécoulin è una testimonianza della semplicità e della genuinità delle preparazioni tradizionali delle popolazioni di montagna. Con pochi e semplici ingredienti – farina, uova, uvetta, burro e latte – si crea un impasto che, con una lievitazione lenta, assume la forma di una montagna. Può essere mangiato da solo oppure accompagnato da creme fresche come lo zabaione.  

Questo dolce, ancorato alle radici della tradizione, oggi può essere gustato tutto l’anno ma solo presso il Ristorante Lou Tchappè di Cogne, che ha l’esclusiva della panetteria più antica e rinomata di Cogne (La Maison du Gout).

Tuttavia, è interessante notare che in passato, il Mécoulin veniva preparato esclusivamente durante le festività natalizie, aggiungendo un tocco di magia e festività a questa delizia di montagna. Assaporare il Mécoulin significa immergersi in una tradizione che abbraccia il territorio, celebrando l’autenticità e la storia di Cogne attraverso ogni morso di questa prelibatezza dolce. 
 

Chiunque abbia la fortuna di assaporare questi dolci avrà l’opportunità di immergersi in una gustosa esperienza che unisce maestria artigianale, ingredienti di alta qualità e un legame profondo con la ricca storia di questa affascinante regione italiana. 

Crespelle alla Valdostana

Cosa distingue le Crespelle alla Valdostana dalle altre ricette?

Le crespelle, variante nostrana delle celebri crêpes francesi, sono una ricetta molto apprezzata per la realizzazione di antipasti e di piatti unici. La pastella delle crespelle è molto facile e veloce da preparare e il suo gusto la rende adatta sia per preparazioni dolci che per preparazioni salate.  

Quando la pastella viene usata per le preparazioni salate le crespelle vengono arricchite da una grande varietà di ingredienti, come ad esempio la besciamella, i funghi, le verdure, i formaggi e i salumi. Una tipologia particolare di crespella è quella alla Valdostana, una ricetta nata appunto in Valle d’Aosta e fortemente ispirata alla tradizione di questa piccola regione incastonata tra le montagne. 

Proprio in virtù di questa sua posizione la regione è da sempre legata ai prodotti del territorio e ha subito per lungo tempo l’influenza culinaria dei paesi transalpini limitrofi come la Francia. A differenziare le crespelle alla Valdostana dalle altre ricette è soprattutto un ingrediente chiave, la fontina DOP utilizzata per realizzare la fonduta valdostana, che nelle crespelle in genere sostituisce la besciamella.  

Come sono preparate le classiche Crepes alla Valdostana 

Le crespelle possono essere presentate in tavola come antipasto, ma molto spesso sono proposte come vero e proprio primo piatto o piatto unico; in questo caso le crespelle vengono farcite con un gran numero di ingredienti per essere sostanziose e sazianti. Nel caso specifico delle crespelle alla Valdostana, queste vengono preparate in due fasi: nella prima fase viene realizzata la pastella, mentre nella seconda fase vengono aggiunti gli ingredienti per farcire la crespella e in seguito la fonduta valdostana.  

Per la pastella sono sufficienti alcuni ingredienti di facile reperibilità, quali la farina 00, il latte, il burro, le uova e il sale e pochi minuti di cottura per ottenere un risultato ottimale. Per la farcitura invece è possibile inserire diversi ingredienti, sebbene quelli solitamente utilizzati siano il prosciutto cotto e la fontina DOP. Le crespelle vengono infine piegate o arrotolate a seconda dei gusti e gratinate nel forno con la fonduta valdostana. 

…e come le facciamo noi! 

La scelta di utilizzare la fonduta valdostana al posto della besciamella per la realizzazione delle crespelle alla Valdostana è una delle particolarità del ristorante Lou Tchappè. Qui, infatti, non vengono proposte delle crespelle tradizionali, bensì delle crêpes farcite con prosciutto cotto di alta qualità e quadrotti di fontina DOP, un formaggio che ha da sempre un forte legame con il territorio.  

Al termine della preparazione poi le crêpes vengono gratinate al forno con della fonduta valdostana. Non sono soltanto le crêpes ad essere preparate secondo la tradizione culinaria locale e utilizzando ingredienti del territorio, ma tutto il menù proposto dal ristorante.  

Le diverse preparazioni disponibili nel menù vengono realizzate con prodotti a chilometro 0 acquistati da piccoli e fidati produttori locali. Le ricette invece si ispirano alla tradizione culinaria del luogo ma presentano delle interessanti innovazioni così da offrire agli ospiti del ristorante piatti gustosi che uniscono in modo sfizioso la tradizione e la modernità. 

Lardo di Arnad

Tutto quello che non sai sul Lardo di Arnad

La Valle d’Aosta è conosciuta ed amata in tutto il mondo per il suo prezioso patrimonio naturalistico e paesaggistico. Altrettanto degni di nota sono i suoi prodotti gastronomici: tra di essi primeggia, per squisitezza e genuinità, il lardo di Arnad.  

Si tratta dell’unico lardo d’Europa che si fregia della certificazione D.O.P. Il suo gusto speciale ed inimitabile è merito delle spezie e degli aromi di montagna impiegati per stagionare il salume. Ecco una breve guida per conoscere i tratti distintivi di questa delizia che riesce a conquistare i palati più esigenti.  

Cos’è il Lardo di Arnad e come si prepara

Ricavato dal dorso dei maiali di età non inferiore ai 9 mesi alimentati esclusivamente con castagne ed ortaggi, il lardo di Arnad deve il suo nome all’antico borgo valdostano da cui proviene e la sua unicità è merito della particolare tecnica di produzione utilizzata per fare arrivare in tavola questa eccellenza.  

Infatti, entro 48 ore dalla macellazione, il lardo viene tagliato in pezzi di forma rettangolare e messo a riposare nei doils, appositi contenitori di legno locale di rovere, larice o castagno.  

È proprio in questi recipienti che inizia la stagionatura, per un minimo di tre mesi e un massimo di quindici mesi: il lardo viene messo sotto sale insieme agli aromi (salvia, rosmarino, alloro, pepe, ginepro, cannella, chiodi di garofano, noce moscata ed achillea). Il tutto è, poi, ricoperto da acqua salata, precedentemente bollita e lasciata raffreddare.  

Questa procedura è garanzia di un gusto profumato ed aromatico, estremamente armonioso. 

Quali sono le differenze fra il lardo di Arnad e il lardo di Colonnata? 

Accomunati dal sapore raffinato che conquista gli amanti dei salumi di qualità, il lardo D.O.P.  di Arnad e il lardo di Colonnata si differenziano nel gusto, frutto di tecniche di stagionatura molto diverse.  

Infatti, il lardo valdostano viene fatto stagionare nei doils di legno, mentre il lardo toscano per sei mesi viene messo ad invecchiare in conche di marmo di Carrara

Diversa è anche la scelta degli aromi per la stagionatura: le spezie impiegate conferiscono al lardo di Arnad un gusto balsamico, mentre il lardo di Colonnata presenta un gusto leggermente pepato, delicato e fresco. 

Lardo di Arnad: le ricette per gustarlo al meglio 

Autentica eccellenza del territorio valdostano, il lardo made in Arnad è un salume davvero versatile: offre il meglio di sé gustato come affettato oppure come ingrediente di piatti più complessi.  

Per apprezzarne le dolci note aromatiche, è consigliabile affettarlo sottilmente e adagiarlo sui crostini di pane nero locale o su fettine di polenta abbrustolite. Tra i piatti che vengono resi speciali dal lardo e che meritano senz’altro un assaggio, occupano il podio le tagliatelle con il lardo e i funghi porcini, i gamberi al lardo e le castagne al miele con il lardo.  

Per provare la vera cucina valdostana, il ristorante Lou Tchappè di Lillaz porta in tavola i piatti e i prodotti della tradizione, rivisitando in chiave contemporanea le antiche ricette della vallata. Immerso nella natura incontaminata del Parco Nazionale del Gran Paradiso a pochi passi dalle spettacolari cascate di Lillaz, in un ambiente intimo ed accogliente, il ristorante seleziona con cura e competenza le materie prime.  

Non a caso, i prodotti impiegati sono locali e a chilometro zero. Il tutto per offrire una cucina semplice, genuina e di elevatissima qualità. 

Parco Nazionale Gran Paradiso

Parco Nazionale Gran Paradiso: come arrivare, cosa vedere e dove mangiare

Istituito nel lontano 1922, il Parco del Gran Paradiso è il parco nazionale più antico d’Italia. Per la sua ricca biodiversità, è entrato a far parte della “Green List“, un elenco delle principali aree protette al mondo. La fauna locale endemica è dominata dallo stambecco, diffuso in tutto l’arco alpino. Il parco è situato nel confine tra Piemonte e Val d’Aosta, e include cinque bellissime valli delle Alpi Graie: Val di Cogne, Val di Rhêmes, Valsavarenche, Valle dell’Orco e Val Soana, per un totale di 71.043,79 ettari.   

Il parco accoglie i visitatori con una grande varietà di attrazioni e attività, tra cui laghi alpini, borghi di montagna e cascate. Dispone inoltre di un centro informazioni e di numerosi percorsi per trekking e mountain bike. 

Come raggiungere il Parco Gran Paradiso? 

Cogne è una porta sul Parco Gran Paradiso, per chi desidera accedervi dalla Valle d’Aosta. Vediamo dunque come raggiungerla:
 

  • In auto: 

Uscita dell’autostrada A5 al casello di “Aosta Ovest“, all’altezza di Aymavilles, e seguire le indicazioni per Cogne (21 km circa di strada statale). 

  • In treno: 

La stazione ferroviaria più vicina è Aosta, da lì si può proseguire con l’autobus di linea fino a Cogne. Ci sono diverse corse e svariate fermate. 

  • In autobus: 

Ci sono numerose linee di bus: Aosta-Milano, Aosta-Torino e Aosta-Cogne. Per maggiori informazioni sulle linee e le prenotazioni dei biglietti, si consulti: https://www.cogneturismo.it 
 

  • In aereo: 

Gli aeroporti più vicini sono quelli di Torino-Caselle, Milano Malpensa e Ginevra. Per recarsi a Cogne è possibile proseguire il viaggio in bus o con uno shuttle condiviso. 

Cosa fare e cosa vedere al Gran Paradiso 

Ogni periodo dell’anno offre il suo carnet di attività: trekking, escursioni, arrampicata, sci e snowboard sono solo alcune delle tante attività da svolgere nel Gran Paradiso. Il parco stesso cambia veste di stagione in stagione, si colora di bianco in inverno e di tutti i colori della natura allo sbocciare della primavera, senza dimenticare l’incanto del foliage autunnale che accende le vallate con le sue sfumature calde e sgargianti. 

Gli sport invernali come sci, sci di fondo, sci alpinismo e ice climbing rappresentano l’attrattiva principale durante la stagione fredda, ma non l’unica. I tanti sentieri invitano a esplorare le montagne con le racchette da neve, e a divertirsi a bordo dello slittino insieme a tutta la famiglia. 

Il paesaggio del Gran Paradiso è di per sé un’attrazione, che nel parco viene valorizzata da progetti didattici e laboratori per bambini e amanti della natura, tra cui il Centro Visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso, a Cogne, e il Centro Acqua e Biodiversità a Rovenaud-Valsavarenche.  

Cucina Valdostana: dove mangiare dopo una giornata in montagna 

Dopo una giornata trascorsa in montagna tra escursioni in estate e sci alpinismo in inverno, ci si sente temprati e felici, ma anche stanchi e affamati. Il territorio del Gran Paradiso offre una grande varietà di ristoranti, dove trovare una combinazione di piatti locali e ricette tipiche della cucina italiana.  

Per conoscere a fondo la cultura locale e assaporare i prodotti tipici a chilometro zero, tuttavia, è sempre meglio optare per ristoranti tradizionali, specializzati nelle prelibatezze della cucina valdostana.   

Il Ristorante Lou Tchappè, situato a Lillaz, una frazione di Cogne, ha aperto i battenti nel 1983, ed è da allora votato alla tradizione e all’innovazione. Dalla lunga esperienza dei gestori, dalla creatività dello chef e dalla maestria del team di cucina, nascono piatti unici, dove le antiche ricette valdostane vengono reinterpretate in chiave moderna.  

Nel menù si trovano, tra l’altro, la polenta e la fonduta alla valdostana, preparate con ingredienti freschi, genuini e provenienti da produttori locali. Chi ha tempo ed ancora energia, può approfittarne per fare un salto ad ammirare le vicine Cascate di Lillaz, che distano circa 5 minuti a piedi dal ristorante. 

Trota Lillaz

Trota di Lillaz: un piatto autentico e a chilometro zero

La cucina valdostana è una cucina rispettosa delle tradizioni e fortemente legata ai prodotti del territorio. Ecco spiegate le ragioni della genuinità dei piatti tipici, preparati con ingredienti a chilometro zero, allevati o coltivati in un territorio in cui le indiscusse protagoniste sono natura incontaminata e aria pura

Tra le delizie che meritano un assaggio, la trota di Lillaz allevata e pescata nelle acque cristalline del Gran Paradiso è una vera squisitezza. Ecco una breve guida per meglio conoscere i tratti distintivi dell’emblema della gastronomia di Cogne: la trota della vicina frazione di Lillaz, dove scrosciano le omonime e spettacolari cascate.  

Cosa rende uniche le trote di Lillaz? 

Le trote di Lillaz non hanno eguali. Quali sono le ragioni dell’unicità di questa delizia? Innanzitutto, il luogo di provenienza. Siamo a Lillaz, a 1600 metri di altitudine, nel cuore del Parco del Gran Paradiso e a poca distanza dall’accogliente borgo di Cogne. Qui l’indiscussa protagonista è una natura sorprendente: in un paesaggio tipico d’alta montagna -tra maestose pareti rocciose e boschi di abeti, pini e larici secolari- si palesano le spettacolari cascate formate dal torrente Urtier le cui acque compiono tre salti per poi incunearsi tra le rocce a picco.  

In secondo luogo, il tipo di allevamento. Le trote sono allevate in un laghetto di acqua di montagna fredda e pulitissima. A prendersi cura delle trote è una famiglia di Cogne che fa questo mestiere con passione e competenza, anche per merito della lunga esperienza maturata nel settore dell’acquacoltura.  

E, ultimo aspetto, la freschezza delle trote è sorprendente: considerata la vicinanza dell’allevamento al ristorante Lou Tchappè, le trote giungono in cucina che ancora si muovono…un chilometro zero vero e proprio! 

Dal lago alla griglia: come cuciniamo la trota 

Qual è l’indirizzo giusto da annotare in agenda per gustare la trota di Lillaz, cucinata come vuole la tradizione? Sicuramente, il Ristorante Lou Tchappè di Lillaz. In un ambiente molto curato ed accogliente immerso nella natura e nel silenzio del Parco Nazionale del Gran Paradiso, proponiamo i piatti della tradizione valdostana, privilegiando i prodotti del territorio e rivisitando in chiave contemporanea le antiche ricette delle famiglie di Cogne.  

In particolare, siamo soliti mostrare ai commensali la trota di Lillaz intera: se di gradimento, viene subito sfilettata e cucinata. Dopo avere leggermente impanato il filetto con olio extravergine e con un misto di erbe di montagna, segue la cottura alla griglia per non alterare il gusto della carne e per apprezzarne in pieno il sapore genuino. Prima di servire il piatto, aggiungiamo solo un altro po’ di olio extravergine e un pizzico di sale.  

La trota di Lillaz è una delle prelibatezze contemplate dal nostro menu: tra gli ingredienti a chilometro zero attentamente selezionati da Lou Tchappè meritano di essere segnalati anche la fontina, il burro di alpeggio, l’agnello, l’anatra e i salumi. Senza dimenticare l’immancabile polenta. E, per concludere in dolcezza, non può non citarsi una ricca proposta di dolci, dove primeggia l’irresistibile crema di Cogne con tegole 

Cosa Fare in Valle d'Aosta

Cosa fare in Valle d’Aosta? Sport, natura e…cibo!

Piccola regione incastonata tra le montagne, la Valle d’Aosta è senza dubbio una delle mete turistiche italiane più apprezzate dai viaggiatori alla ricerca di un’esperienza a 360° che includa il contatto con la natura, lo sport e il buon cibo.  
La Valle d’Aosta offre infatti un’ampia scelta di attività sia nella stagione invernale che nella stagione estiva ed è il luogo ideale per una vacanza in famiglia, in coppia o con gli amici. Oltre alla natura, rappresentata dalle più importanti e conosciute vette delle Alpi come il Monte Rosa, il Monte Bianco e il Monte Cervino, dove è possibile praticare l’alpinismo, la regione regala ai propri visitatori panorami mozzafiato e distese incontaminate

Qui non è raro imbattersi in ristoranti e tipiche baite dove assaporare la cucina valdostana della tradizione, spesso riproposta in chiave moderna. 

Sport in Valle d’Aosta: in inverno e in estate per tutta la famiglia 

L’alpinismo è indubbiamente uno degli sport maggiormente praticati in Valle d’Aosta, soprattutto nel periodo invernale; tra gli altri sport che è possibile praticare nella regione figurano in particolare lo sci discesa, sci da fondo e lo snowboard. Inoltre, in alcune zone, molti sportivi si cimentano nell’ice climbing, scalando con ramponi e picozza le cascate ghiacciate.  

Nel periodo estivo invece le attività sportive praticabili in Valle d’Aosta includono il trekking, l’arrampicata, il parapendio, il canyoning, il rafting, la canoa e la mountain bike. Chi visita la regione in occasione di una vacanza in famiglia non può poi non partecipare ad alcune attività in grado di rendere felici soprattutto i più piccoli, come nel caso dell’equitazione e dei voli in mongolfiera, che tra l’altro permettono anche di osservare lo splendido panorama offerto dalla natura circostante

Cosa vedere: parchi, cascate e montagne della Valle d’Aosta 

Sono sempre più numerosi i visitatori che scelgono la Valle d’Aosta per le sue meraviglie naturalistiche, storiche e culturali. Oltre ai già citati Monte Bianco, Monte Rosa e Monte Cervino, che offrono la possibilità di fare trekking ed escursioni, è anche possibile effettuare delle traversate in funivia, percorrere la Via Francigena, visitare l’osservatorio astronomico di Saint Barthelemy o esplorare parchi naturali come il famosissimo Gran Paradiso.  

Un’altra interessante attrattiva naturalistica offerta dalla Valle d’Aosta è rappresentata dalle numerose cascate presenti nella regione, tra cui le più conosciute sono le Cascate di Lillaz, le Cascate di Mascognaz, le Cascate del Rutor e la Cascata di Isollaz. 

Cucina Valdostana: piatti tradizionali da leccarsi i baffi!  

Tra gli aspetti per cui la Valle d’Aosta è conosciuta in tutto il mondo vi è ovviamente anche la tradizione culinaria locale. Si tratta in particolare di una cucina molto legata al territorio e che si è evoluta a partire dalla particolare posizione della regione, inserita in una cornice montuosa dove un tempo era difficile acquistare materie prime dall’esterno e quindi si preferiva la produzione locale.  

Ancora oggi molti dei ristoranti presenti nella regione fanno affidamento principalmente su prodotti a chilometro 0 acquistati da piccoli produttori locali accuratamente selezionati e fidati. La cucina valdostana è dunque una cucina prevalentemente tradizionale, basata su formaggi e salumi, polenta, carni rosse e selvaggina come il cinghiale. Non mancano però anche i piatti a base di pesce, come il salmone e la trota, e un’ampia scelta di antipasti e primi piatti tipici come le crespelle alla valdostana con la fonduta.  

Chiudono il menù i dolci della tradizione, fra i quali spiccano soprattutto le torte casalinghe, la panna cotta, le pere martin sec alla riduzione di fumin doc e la Crema di Cogne con le celebri tegole, degli invitanti biscotti a base di mandorle e nocciole. 

Incastonato in un panorama mozzafiato, a quattro passi dalle Cascate di Lillaz, il ristorante Lou Tchappè è il luogo ideale per assaporare i piatti tipici della tradizione valdostana. Prenota ora il tuo tavolo! 

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