Cogne Cosa Vedere

Cosa vedere a Cogne? La nostra guida

La cittadina di Cogne, incorniciata dalle maestose montagne delle Alpi, è un gioiello nascosto nella regione della Valle d’Aosta.  

Il cuore di Cogne è il suo centro storico, che, nonostante le dimensioni raccolte, offre un’atmosfera affascinante. Tuttavia, sono i panorami naturali circostanti a catturare veramente l’attenzione, e se sei appassionato di escursioni, avrai l’opportunità di esplorare la bellezza montana che circonda la città. 

Inoltre, Cogne è meravigliosa in tutte le stagioni: in primavera quando fiorisce, in estate per lunghe e brevi escursioni, con il foliage autunnale oppure in inverno con la neve!  

Chiesa di Sant’Orso 

Il percorso di cose da vedere a Cogne inizia con la Chiesa di Sant’Orso, che domina il profilo della città. Costruita nel 1202, la chiesa ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli, culminando nella ricostruzione totale nel 1642 a seguito di un’alluvione.  

All’interno, troverai cinque altari in legno del Settecento e decorazioni più recenti del 1960, realizzate dal pittore Nino Pirlato. La leggenda della sua costruzione aggiunge un tocco di fascino, narrando come le reliquie portate in una posizione desiderata dalla comunità tornassero misteriosamente alla riva opposta del fiume, indicando il luogo sacro. 

Casa dei Pizzi 

Di fronte alla Chiesa di Sant’Orso, sorge la Casa dei Pizzi, originariamente un luogo di sostegno per la comunità. Oggi ospita una mostra permanente di pizzo a tombolo, testimoniando la tradizione artigianale che ha radici nel 1665.  

La casa ha avuto diverse funzioni nel corso dei secoli, da ospedale a caserma dei carabinieri, fino a diventare il centro della produzione di pizzo a Cogne. 

Torre del Vescovo 

La Torre del Vescovo, nota anche come Chateau Royal, è uno degli edifici più antichi di Cogne, risalente al XII secolo. Originariamente destinata al Vescovo di Aosta, divenne un Castello Reale nel 1870.  

Oggi, dopo varie trasformazioni, è stata convertita in appartamenti residenziali, ma conserva la sua forma distintiva e la storia legata alla nobiltà. 

Grandze Place Commune 

La Grandze Place Commune è uno spazio che racconta la storia sociale di Cogne. Anticamente, qui si svolgevano le riunioni della comunità, la lettura dei comunicati comunali e la presa di decisioni importanti.  

Oggi, la piazza ospita case colorate e attività commerciali, mantenendo viva la memoria dei tempi passati. 

Prati di Sant’Orso 

I Prati di Sant’Orso, dichiarato Meraviglia Italiana, offre un’ampia distesa verde con una vista mozzafiato sul Gran Paradiso. Questo spazio protetto è ideale per passeggiate rigeneranti e, durante l’inverno, diventa una pista per gli sci di fondo. 

La Bataille de reines, una manifestazione tradizionale, si svolge qui, dando un tocco di folklore alla zona. 

Fontana di Ferro 

La Fontana di Ferro, risalente al 1816, celebra l’attività mineraria di Cogne. 

Realizzata in ghisa, è situata all’inizio del Prato di Sant’Orso, offrendo anche una magnifica vista sul Gran Paradiso e sulla Valnontey. 

Casa dell’Orologio 

La Casa dell’Orologio, costruita nel Settecento, è nota anche come Casa del Dottor Grappein, il medico filantropo. Gli interni presentano un corridoio decorato con voltini a crociera e focolari che sfiatano dai comignoli in pietra. 

Piazza Chanoux 

Infine, la Piazza Chanoux con il suo municipio e uno spazio espositivo dedicato alle miniere di Cogne è il luogo perfetto per concludere la tua visita.  

Questa piazza ha assunto un ruolo centrale nella divulgazione dei comunicati comunali e nella vita sociale della città nel corso degli anni. 

Cascate di Lillaz 

Se hai il tempo durante la tua visita a Cogne, non perderti le spettacolari Cascate di Lillaz, situate a breve distanza dalla città. Questo tesoro naturale offre uno spettacolo mozzafiato con le sue acque scroscianti che si tuffano tra le rocce, aggiungendo un ulteriore tocco di bellezza al tuo itinerario di esplorazione.  

Con la loro maestosità e la facile accessibilità, le Cascate di Lillaz sono una tappa imperdibile per chi desidera completare la propria esperienza nella suggestiva Cogne. 

Al termine della passeggiata, se vuoi provare alcuni dei piatti tipi della tradizione valdostana ti consigliamo Lou Tchappè, uno dei migliori Ristoranti di Cogne

Miniere di Cogne 

Tra le attrazioni da non perdere a Cogne, le Miniere di Cogne, tra le più alte d’Europa, sono un luogo che offre un affascinante viaggio nel passato industriale della regione. Questa antica miniera di magnetite, situata a Costa del Pino, con i suoi oltre 100 km di gallerie, testimonia l’importanza dell’attività estrattiva che ha plasmato la storia economica di Cogne. 

Attraverso visite guidate, i visitatori possono esplorare le gallerie sotterranee, scoprendo il duro lavoro dei minatori e la ricca storia mineraria della zona. Un’opportunità unica per immergersi nelle profondità della terra e comprendere il ruolo cruciale che la miniera ha svolto nello sviluppo di Cogne nel corso dei secoli. 

Naturalmente, per chi ha più tempo e ha voglia di godersi appieno la natura, consigliamo di immergersi nel Parco Nazionale del Gran Paradiso

Immagine: Betti1955, CC BY-SA 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0, via Wikimedia Commons

Quali sono i salumi tipici della Valle d’Aosta?

La Valle d’Aosta, incastonata tra le maestose vette delle Alpi, è una regione italiana rinomata per la sua ricca tradizione culinaria. Tra i tanti tesori gastronomici che questa piccola regione alpina offre, i salumi occupano un posto di rilievo. Ogni paese della Valle d’Aosta ha le sue specialità, riflettendo la varietà di paesaggi e culture presenti in questa terra montuosa.  

In questo articolo esploreremo alcuni dei salumi più tipici della Valle d’Aosta, che vantano sapori unici e una lunga storia gastronomica. 

Lardo di Arnad: il tesoro della Valle d’Aosta

Il Lardo di Arnad è uno dei salumi più caratteristici della Valle d’Aosta. Ottenuto dalla parte più grassa del maiale, questo lardo viene stagionato in modo particolare.  

La carne viene messa a riposare con sale e spezie locali: il tutto viene lasciato stagionare per un periodo che varia dai tre ai quindici mesi. Il risultato è un lardo tenero e saporito, con un profumo aromatico avvolgente e un gusto che riflette l’ambiente alpino. 

Jambon de Bosses: il prosciutto crudo che si distingue 

Il Jambon de Bosses, conosciuto anche come prosciutto crudo di Bosses, è un altro gioiello della tradizione salumiera valdostana che viene prodotto nel paesino valdostano di Saint-Rhémy-en-Bosses. Questo prosciutto crudo è ottenuto da cosce di suino selezionate, che vengono salate e aromatizzate con una miscela di erbe aromatiche, prima di essere essiccate. 

Il risultato è un prosciutto dal sapore deciso e dalla consistenza delicata, che si presta perfettamente a essere gustato da solo o accompagnato da formaggi locali. 

Boudeun: la salsiccia di montagna con le patate

Il Boudeun è una salsiccia tipica della Valle d’Aosta, preparata con patate, lardo, sangue di suino o bovino, sale e spezie. Può essere consumato cotto (se poco stagionato) oppure crudo (se abbondantemente stagionato). Questa salsiccia dagli ingredienti poveri, ma ricca di gusto ha un sapore intenso tipico delle tradizioni culinarie di questa regione alpina.  

Motzetta: la carne essiccata valdostana 

La Motzetta è una specialità essiccata della Valle d’Aosta, preparata utilizzando carne di manzo, di cavallo o di camoscio. Dopo essere stata aromatizzata con erbe locali per quasi un mese, viene fatta essiccare per 30-90 giorni a seconda delle dimensioni.  

Questo processo le conferisce un sapore robusto, che si sposa perfettamente con i paesaggi montani della regione. La Motzetta è spesso servita affettata sottile come antipasto nei taglieri di salumi valdostani. 

Prosciutto crudo di Saint-Marcel: un’eccellenza della tradizione valdostana 

Il Prosciutto crudo di Saint-Marcel è un altro prodotto eccellente della tradizione salumiera della Valle d’Aosta, che nasce da suini allevati in regione e aromatizzato con i sapori della montagna.  

Il risultato è un prosciutto crudo dal gusto delicato e dalla consistenza morbida, che incarna la perfezione della tradizione valdostana. 

Teteun: il salume dalle mammelle bovine  

Il Teteun è una gemma meno conosciuta ma altrettanto pregiata della tradizione salumiera valdostana. Questo salume, riconosciuto come Prodotto Agroalimentare Tradizionale italiano, è preparato utilizzando mammelle bovine di razze autoctone valdostane.  

Il Teteun è spesso apprezzato per la sua consistenza tenera e il sapore distintivo, dato dal processo di salmistratura, che aggiunge una nota unica al panorama dei salumi della Valle d’Aosta. La sua inclusione nella lista delle specialità valdostane evidenzia la diversità e la ricchezza della tradizione culinaria di questa affascinante regione alpina

Ti è venuta voglia di assaggiare un bel tagliere di salumi valdostani? Ti aspettiamo in uno dei migliori ristoranti di Cogne per provare tutti i salumi della nostra regione! 

Dolci Valdostani: quali sono?

La Valle d’Aosta, incantevole regione del nord-ovest dell’Italia, è celebre non solo per i suoi paesaggi mozzafiato e le piste da sci impeccabili ma anche per la sua ricca tradizione gastronomica.  

Tra i tesori culinari della Valle d’Aosta, i dolci occupano un posto di rilievo, caratterizzati da ingredienti genuini e una maestria tramandata di generazione in generazione. 

In questo articolo, ci immergeremo nel mondo dei dolci valdostani, esplorando tre prelibatezze uniche: le Tegole Valdostane, la Crema di Cogne e il Mécoulin di Cogne. 

Tegole Valdostane: croccanti bontà dalla tradizione 

Le Tegole Valdostane sono dolci croccanti e sottili che ricordano, nella forma, le tegole utilizzate per coprire i tetti. Sono fatte con ingredienti semplici ma di alta qualità, come farina di mandorle e di nocciole, zucchero e albumi d’uovo. La preparazione della ricetta tradizionale richiede grande maestria artigianale: gli ingredienti vengono accuratamente dosati e mescolati per creare un impasto omogeneo che, una volta cotto, si trasforma in fragranti tegole dal sapore avvolgente. 

Le Tegole Valdostane sono perfette per chi cerca un dolce semplice ma pieno di gusto, ideali da gustare con un bicchiere di vino dolce valdostano o accompagnate da una crema al mascarpone. Vengono anche utilizzate come supporto per altri dolci, come la Crema di Cogne. 

Crema di Cogne: il dolce cuore della Valle d’Aosta 

La Crema di Cogne è un altro gioiello della pasticceria valdostana, con radici ben piantate nella tradizione locale. Si tratta di un dolce al cucchiaio a base di cioccolato fondente, cacao amaro, panna, latte, zucchero e uova, con l’aggiunta di estratto di vaniglia e rum. La crema viene lavorata con cura per raggiungere la consistenza morbida e il sapore avvolgente che la contraddistinguono. La ricetta autentica prevede l’utilizzo di latte fresco delle valli valdostane, conferendo alla crema un profumo e un gusto unici. 

La Crema di Cogne può essere gustata da sola oppure accompagnata dalle Tegole di Cogne di cui abbiamo già parlato. La sua versatilità la rende un’opzione deliziosa per soddisfare diverse preferenze di gusto. Per chi ama i sapori dolci e cremosi, la Crema di Cogne è una tappa imperdibile nel tour gastronomico della Valle d’Aosta

Mécoulin di Cogne: il tocco rustico della tradizione 

I legami profondi del Mécoulin con Cogne lo rendono una prelibatezza autentica.  

La ricetta del Mécoulin è una testimonianza della semplicità e della genuinità delle preparazioni tradizionali delle popolazioni di montagna. Con pochi e semplici ingredienti – farina, uova, uvetta, burro e latte – si crea un impasto che, con una lievitazione lenta, assume la forma di una montagna. Può essere mangiato da solo oppure accompagnato da creme fresche come lo zabaione.  

Questo dolce, ancorato alle radici della tradizione, oggi può essere gustato tutto l’anno ma solo presso il Ristorante Lou Tchappè di Cogne, che ha l’esclusiva della panetteria più antica e rinomata di Cogne (La Maison du Gout).

Tuttavia, è interessante notare che in passato, il Mécoulin veniva preparato esclusivamente durante le festività natalizie, aggiungendo un tocco di magia e festività a questa delizia di montagna. Assaporare il Mécoulin significa immergersi in una tradizione che abbraccia il territorio, celebrando l’autenticità e la storia di Cogne attraverso ogni morso di questa prelibatezza dolce. 
 

Chiunque abbia la fortuna di assaporare questi dolci avrà l’opportunità di immergersi in una gustosa esperienza che unisce maestria artigianale, ingredienti di alta qualità e un legame profondo con la ricca storia di questa affascinante regione italiana. 

Crespelle alla Valdostana

Cosa distingue le Crespelle alla Valdostana dalle altre ricette?

Le crespelle, variante nostrana delle celebri crêpes francesi, sono una ricetta molto apprezzata per la realizzazione di antipasti e di piatti unici. La pastella delle crespelle è molto facile e veloce da preparare e il suo gusto la rende adatta sia per preparazioni dolci che per preparazioni salate.  

Quando la pastella viene usata per le preparazioni salate le crespelle vengono arricchite da una grande varietà di ingredienti, come ad esempio la besciamella, i funghi, le verdure, i formaggi e i salumi. Una tipologia particolare di crespella è quella alla Valdostana, una ricetta nata appunto in Valle d’Aosta e fortemente ispirata alla tradizione di questa piccola regione incastonata tra le montagne. 

Proprio in virtù di questa sua posizione la regione è da sempre legata ai prodotti del territorio e ha subito per lungo tempo l’influenza culinaria dei paesi transalpini limitrofi come la Francia. A differenziare le crespelle alla Valdostana dalle altre ricette è soprattutto un ingrediente chiave, la fontina DOP utilizzata per realizzare la fonduta valdostana, che nelle crespelle in genere sostituisce la besciamella.  

Come sono preparate le classiche Crepes alla Valdostana 

Le crespelle possono essere presentate in tavola come antipasto, ma molto spesso sono proposte come vero e proprio primo piatto o piatto unico; in questo caso le crespelle vengono farcite con un gran numero di ingredienti per essere sostanziose e sazianti. Nel caso specifico delle crespelle alla Valdostana, queste vengono preparate in due fasi: nella prima fase viene realizzata la pastella, mentre nella seconda fase vengono aggiunti gli ingredienti per farcire la crespella e in seguito la fonduta valdostana.  

Per la pastella sono sufficienti alcuni ingredienti di facile reperibilità, quali la farina 00, il latte, il burro, le uova e il sale e pochi minuti di cottura per ottenere un risultato ottimale. Per la farcitura invece è possibile inserire diversi ingredienti, sebbene quelli solitamente utilizzati siano il prosciutto cotto e la fontina DOP. Le crespelle vengono infine piegate o arrotolate a seconda dei gusti e gratinate nel forno con la fonduta valdostana. 

…e come le facciamo noi! 

La scelta di utilizzare la fonduta valdostana al posto della besciamella per la realizzazione delle crespelle alla Valdostana è una delle particolarità del ristorante Lou Tchappè. Qui, infatti, non vengono proposte delle crespelle tradizionali, bensì delle crêpes farcite con prosciutto cotto di alta qualità e quadrotti di fontina DOP, un formaggio che ha da sempre un forte legame con il territorio.  

Al termine della preparazione poi le crêpes vengono gratinate al forno con della fonduta valdostana. Non sono soltanto le crêpes ad essere preparate secondo la tradizione culinaria locale e utilizzando ingredienti del territorio, ma tutto il menù proposto dal ristorante.  

Le diverse preparazioni disponibili nel menù vengono realizzate con prodotti a chilometro 0 acquistati da piccoli e fidati produttori locali. Le ricette invece si ispirano alla tradizione culinaria del luogo ma presentano delle interessanti innovazioni così da offrire agli ospiti del ristorante piatti gustosi che uniscono in modo sfizioso la tradizione e la modernità. 

Lardo di Arnad

Tutto quello che non sai sul Lardo di Arnad

La Valle d’Aosta è conosciuta ed amata in tutto il mondo per il suo prezioso patrimonio naturalistico e paesaggistico. Altrettanto degni di nota sono i suoi prodotti gastronomici: tra di essi primeggia, per squisitezza e genuinità, il lardo di Arnad.  

Si tratta dell’unico lardo d’Europa che si fregia della certificazione D.O.P. Il suo gusto speciale ed inimitabile è merito delle spezie e degli aromi di montagna impiegati per stagionare il salume. Ecco una breve guida per conoscere i tratti distintivi di questa delizia che riesce a conquistare i palati più esigenti.  

Cos’è il Lardo di Arnad e come si prepara

Ricavato dal dorso dei maiali di età non inferiore ai 9 mesi alimentati esclusivamente con castagne ed ortaggi, il lardo di Arnad deve il suo nome all’antico borgo valdostano da cui proviene e la sua unicità è merito della particolare tecnica di produzione utilizzata per fare arrivare in tavola questa eccellenza.  

Infatti, entro 48 ore dalla macellazione, il lardo viene tagliato in pezzi di forma rettangolare e messo a riposare nei doils, appositi contenitori di legno locale di rovere, larice o castagno.  

È proprio in questi recipienti che inizia la stagionatura, per un minimo di tre mesi e un massimo di quindici mesi: il lardo viene messo sotto sale insieme agli aromi (salvia, rosmarino, alloro, pepe, ginepro, cannella, chiodi di garofano, noce moscata ed achillea). Il tutto è, poi, ricoperto da acqua salata, precedentemente bollita e lasciata raffreddare.  

Questa procedura è garanzia di un gusto profumato ed aromatico, estremamente armonioso. 

Quali sono le differenze fra il lardo di Arnad e il lardo di Colonnata? 

Accomunati dal sapore raffinato che conquista gli amanti dei salumi di qualità, il lardo D.O.P.  di Arnad e il lardo di Colonnata si differenziano nel gusto, frutto di tecniche di stagionatura molto diverse.  

Infatti, il lardo valdostano viene fatto stagionare nei doils di legno, mentre il lardo toscano per sei mesi viene messo ad invecchiare in conche di marmo di Carrara

Diversa è anche la scelta degli aromi per la stagionatura: le spezie impiegate conferiscono al lardo di Arnad un gusto balsamico, mentre il lardo di Colonnata presenta un gusto leggermente pepato, delicato e fresco. 

Lardo di Arnad: le ricette per gustarlo al meglio 

Autentica eccellenza del territorio valdostano, il lardo made in Arnad è un salume davvero versatile: offre il meglio di sé gustato come affettato oppure come ingrediente di piatti più complessi.  

Per apprezzarne le dolci note aromatiche, è consigliabile affettarlo sottilmente e adagiarlo sui crostini di pane nero locale o su fettine di polenta abbrustolite. Tra i piatti che vengono resi speciali dal lardo e che meritano senz’altro un assaggio, occupano il podio le tagliatelle con il lardo e i funghi porcini, i gamberi al lardo e le castagne al miele con il lardo.  

Per provare la vera cucina valdostana, il ristorante Lou Tchappè di Lillaz porta in tavola i piatti e i prodotti della tradizione, rivisitando in chiave contemporanea le antiche ricette della vallata. Immerso nella natura incontaminata del Parco Nazionale del Gran Paradiso a pochi passi dalle spettacolari cascate di Lillaz, in un ambiente intimo ed accogliente, il ristorante seleziona con cura e competenza le materie prime.  

Non a caso, i prodotti impiegati sono locali e a chilometro zero. Il tutto per offrire una cucina semplice, genuina e di elevatissima qualità. 

Parco Nazionale Gran Paradiso

Parco Nazionale Gran Paradiso: come arrivare, cosa vedere e dove mangiare

Istituito nel lontano 1922, il Parco del Gran Paradiso è il parco nazionale più antico d’Italia. Per la sua ricca biodiversità, è entrato a far parte della “Green List“, un elenco delle principali aree protette al mondo. La fauna locale endemica è dominata dallo stambecco, diffuso in tutto l’arco alpino. Il parco è situato nel confine tra Piemonte e Val d’Aosta, e include cinque bellissime valli delle Alpi Graie: Val di Cogne, Val di Rhêmes, Valsavarenche, Valle dell’Orco e Val Soana, per un totale di 71.043,79 ettari.   

Il parco accoglie i visitatori con una grande varietà di attrazioni e attività, tra cui laghi alpini, borghi di montagna e cascate. Dispone inoltre di un centro informazioni e di numerosi percorsi per trekking e mountain bike. 

Come raggiungere il Parco Gran Paradiso? 

Cogne è una porta sul Parco Gran Paradiso, per chi desidera accedervi dalla Valle d’Aosta. Vediamo dunque come raggiungerla:
 

  • In auto: 

Uscita dell’autostrada A5 al casello di “Aosta Ovest“, all’altezza di Aymavilles, e seguire le indicazioni per Cogne (21 km circa di strada statale). 

  • In treno: 

La stazione ferroviaria più vicina è Aosta, da lì si può proseguire con l’autobus di linea fino a Cogne. Ci sono diverse corse e svariate fermate. 

  • In autobus: 

Ci sono numerose linee di bus: Aosta-Milano, Aosta-Torino e Aosta-Cogne. Per maggiori informazioni sulle linee e le prenotazioni dei biglietti, si consulti: https://www.cogneturismo.it 
 

  • In aereo: 

Gli aeroporti più vicini sono quelli di Torino-Caselle, Milano Malpensa e Ginevra. Per recarsi a Cogne è possibile proseguire il viaggio in bus o con uno shuttle condiviso. 

Cosa fare e cosa vedere al Gran Paradiso 

Ogni periodo dell’anno offre il suo carnet di attività: trekking, escursioni, arrampicata, sci e snowboard sono solo alcune delle tante attività da svolgere nel Gran Paradiso. Il parco stesso cambia veste di stagione in stagione, si colora di bianco in inverno e di tutti i colori della natura allo sbocciare della primavera, senza dimenticare l’incanto del foliage autunnale che accende le vallate con le sue sfumature calde e sgargianti. 

Gli sport invernali come sci, sci di fondo, sci alpinismo e ice climbing rappresentano l’attrattiva principale durante la stagione fredda, ma non l’unica. I tanti sentieri invitano a esplorare le montagne con le racchette da neve, e a divertirsi a bordo dello slittino insieme a tutta la famiglia. 

Il paesaggio del Gran Paradiso è di per sé un’attrazione, che nel parco viene valorizzata da progetti didattici e laboratori per bambini e amanti della natura, tra cui il Centro Visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso, a Cogne, e il Centro Acqua e Biodiversità a Rovenaud-Valsavarenche.  

Cucina Valdostana: dove mangiare dopo una giornata in montagna 

Dopo una giornata trascorsa in montagna tra escursioni in estate e sci alpinismo in inverno, ci si sente temprati e felici, ma anche stanchi e affamati. Il territorio del Gran Paradiso offre una grande varietà di ristoranti, dove trovare una combinazione di piatti locali e ricette tipiche della cucina italiana.  

Per conoscere a fondo la cultura locale e assaporare i prodotti tipici a chilometro zero, tuttavia, è sempre meglio optare per ristoranti tradizionali, specializzati nelle prelibatezze della cucina valdostana.   

Il Ristorante Lou Tchappè, situato a Lillaz, una frazione di Cogne, ha aperto i battenti nel 1983, ed è da allora votato alla tradizione e all’innovazione. Dalla lunga esperienza dei gestori, dalla creatività dello chef e dalla maestria del team di cucina, nascono piatti unici, dove le antiche ricette valdostane vengono reinterpretate in chiave moderna.  

Nel menù si trovano, tra l’altro, la polenta e la fonduta alla valdostana, preparate con ingredienti freschi, genuini e provenienti da produttori locali. Chi ha tempo ed ancora energia, può approfittarne per fare un salto ad ammirare le vicine Cascate di Lillaz, che distano circa 5 minuti a piedi dal ristorante. 

Trota Lillaz

Trota di Lillaz: un piatto autentico e a chilometro zero

La cucina valdostana è una cucina rispettosa delle tradizioni e fortemente legata ai prodotti del territorio. Ecco spiegate le ragioni della genuinità dei piatti tipici, preparati con ingredienti a chilometro zero, allevati o coltivati in un territorio in cui le indiscusse protagoniste sono natura incontaminata e aria pura

Tra le delizie che meritano un assaggio, la trota di Lillaz allevata e pescata nelle acque cristalline del Gran Paradiso è una vera squisitezza. Ecco una breve guida per meglio conoscere i tratti distintivi dell’emblema della gastronomia di Cogne: la trota della vicina frazione di Lillaz, dove scrosciano le omonime e spettacolari cascate.  

Cosa rende uniche le trote di Lillaz? 

Le trote di Lillaz non hanno eguali. Quali sono le ragioni dell’unicità di questa delizia? Innanzitutto, il luogo di provenienza. Siamo a Lillaz, a 1600 metri di altitudine, nel cuore del Parco del Gran Paradiso e a poca distanza dall’accogliente borgo di Cogne. Qui l’indiscussa protagonista è una natura sorprendente: in un paesaggio tipico d’alta montagna -tra maestose pareti rocciose e boschi di abeti, pini e larici secolari- si palesano le spettacolari cascate formate dal torrente Urtier le cui acque compiono tre salti per poi incunearsi tra le rocce a picco.  

In secondo luogo, il tipo di allevamento. Le trote sono allevate in un laghetto di acqua di montagna fredda e pulitissima. A prendersi cura delle trote è una famiglia di Cogne che fa questo mestiere con passione e competenza, anche per merito della lunga esperienza maturata nel settore dell’acquacoltura.  

E, ultimo aspetto, la freschezza delle trote è sorprendente: considerata la vicinanza dell’allevamento al ristorante Lou Tchappè, le trote giungono in cucina che ancora si muovono…un chilometro zero vero e proprio! 

Dal lago alla griglia: come cuciniamo la trota 

Qual è l’indirizzo giusto da annotare in agenda per gustare la trota di Lillaz, cucinata come vuole la tradizione? Sicuramente, il Ristorante Lou Tchappè di Lillaz. In un ambiente molto curato ed accogliente immerso nella natura e nel silenzio del Parco Nazionale del Gran Paradiso, proponiamo i piatti della tradizione valdostana, privilegiando i prodotti del territorio e rivisitando in chiave contemporanea le antiche ricette delle famiglie di Cogne.  

In particolare, siamo soliti mostrare ai commensali la trota di Lillaz intera: se di gradimento, viene subito sfilettata e cucinata. Dopo avere leggermente impanato il filetto con olio extravergine e con un misto di erbe di montagna, segue la cottura alla griglia per non alterare il gusto della carne e per apprezzarne in pieno il sapore genuino. Prima di servire il piatto, aggiungiamo solo un altro po’ di olio extravergine e un pizzico di sale.  

La trota di Lillaz è una delle prelibatezze contemplate dal nostro menu: tra gli ingredienti a chilometro zero attentamente selezionati da Lou Tchappè meritano di essere segnalati anche la fontina, il burro di alpeggio, l’agnello, l’anatra e i salumi. Senza dimenticare l’immancabile polenta. E, per concludere in dolcezza, non può non citarsi una ricca proposta di dolci, dove primeggia l’irresistibile crema di Cogne con tegole 

Cosa Fare in Valle d'Aosta

Cosa fare in Valle d’Aosta? Sport, natura e…cibo!

Piccola regione incastonata tra le montagne, la Valle d’Aosta è senza dubbio una delle mete turistiche italiane più apprezzate dai viaggiatori alla ricerca di un’esperienza a 360° che includa il contatto con la natura, lo sport e il buon cibo.  
La Valle d’Aosta offre infatti un’ampia scelta di attività sia nella stagione invernale che nella stagione estiva ed è il luogo ideale per una vacanza in famiglia, in coppia o con gli amici. Oltre alla natura, rappresentata dalle più importanti e conosciute vette delle Alpi come il Monte Rosa, il Monte Bianco e il Monte Cervino, dove è possibile praticare l’alpinismo, la regione regala ai propri visitatori panorami mozzafiato e distese incontaminate

Qui non è raro imbattersi in ristoranti e tipiche baite dove assaporare la cucina valdostana della tradizione, spesso riproposta in chiave moderna. 

Sport in Valle d’Aosta: in inverno e in estate per tutta la famiglia 

L’alpinismo è indubbiamente uno degli sport maggiormente praticati in Valle d’Aosta, soprattutto nel periodo invernale; tra gli altri sport che è possibile praticare nella regione figurano in particolare lo sci discesa, sci da fondo e lo snowboard. Inoltre, in alcune zone, molti sportivi si cimentano nell’ice climbing, scalando con ramponi e picozza le cascate ghiacciate.  

Nel periodo estivo invece le attività sportive praticabili in Valle d’Aosta includono il trekking, l’arrampicata, il parapendio, il canyoning, il rafting, la canoa e la mountain bike. Chi visita la regione in occasione di una vacanza in famiglia non può poi non partecipare ad alcune attività in grado di rendere felici soprattutto i più piccoli, come nel caso dell’equitazione e dei voli in mongolfiera, che tra l’altro permettono anche di osservare lo splendido panorama offerto dalla natura circostante

Cosa vedere: parchi, cascate e montagne della Valle d’Aosta 

Sono sempre più numerosi i visitatori che scelgono la Valle d’Aosta per le sue meraviglie naturalistiche, storiche e culturali. Oltre ai già citati Monte Bianco, Monte Rosa e Monte Cervino, che offrono la possibilità di fare trekking ed escursioni, è anche possibile effettuare delle traversate in funivia, percorrere la Via Francigena, visitare l’osservatorio astronomico di Saint Barthelemy o esplorare parchi naturali come il famosissimo Gran Paradiso.  

Un’altra interessante attrattiva naturalistica offerta dalla Valle d’Aosta è rappresentata dalle numerose cascate presenti nella regione, tra cui le più conosciute sono le Cascate di Lillaz, le Cascate di Mascognaz, le Cascate del Rutor e la Cascata di Isollaz. 

Cucina Valdostana: piatti tradizionali da leccarsi i baffi!  

Tra gli aspetti per cui la Valle d’Aosta è conosciuta in tutto il mondo vi è ovviamente anche la tradizione culinaria locale. Si tratta in particolare di una cucina molto legata al territorio e che si è evoluta a partire dalla particolare posizione della regione, inserita in una cornice montuosa dove un tempo era difficile acquistare materie prime dall’esterno e quindi si preferiva la produzione locale.  

Ancora oggi molti dei ristoranti presenti nella regione fanno affidamento principalmente su prodotti a chilometro 0 acquistati da piccoli produttori locali accuratamente selezionati e fidati. La cucina valdostana è dunque una cucina prevalentemente tradizionale, basata su formaggi e salumi, polenta, carni rosse e selvaggina come il cinghiale. Non mancano però anche i piatti a base di pesce, come il salmone e la trota, e un’ampia scelta di antipasti e primi piatti tipici come le crespelle alla valdostana con la fonduta.  

Chiudono il menù i dolci della tradizione, fra i quali spiccano soprattutto le torte casalinghe, la panna cotta, le pere martin sec alla riduzione di fumin doc e la Crema di Cogne con le celebri tegole, degli invitanti biscotti a base di mandorle e nocciole. 

Incastonato in un panorama mozzafiato, a quattro passi dalle Cascate di Lillaz, il ristorante Lou Tchappè è il luogo ideale per assaporare i piatti tipici della tradizione valdostana. Prenota ora il tuo tavolo! 

Cascate di Lillaz

Cascate di Lillaz: come arrivarci e dove mangiare

I paesaggi della Valle d’Aosta si stagliano in scenari incantevoli, come quello delle Cascate di Lillaz, un luogo magico immerso nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, dove sembra che il tempo si sia fermato: le cascate, generate dal torrente Urtier, offrono uno spettacolare scenario naturalistico, e tra una variegata flora e fauna tipicamente autoctona: di tanto in tanto è possibile guardare da vicino un camoscio, o uno stambecco, o sdraiarsi tra fiori che crescono selvatici in natura.

Il consiglio è di portarsi qualche snack, poiché lungo il percorso delle cascate non si incontrano punti di ristoro, essendo un luogo naturale, con interventi indiscreti di modifica. Ad ogni modo, dopo questa affascinante passeggiata nella natura, il consiglio è quello di completare la visita con un’esplorazione eno-gastronomica dei prodotti tipici del luogo, magari fermarsi a degustare le specialità della cucina valdostana in un buon ristorante locale!

Come arrivare alle Cascate di Lillaz e dove parcheggiare

Arrivare alle cascate di Lillaz non è impegnativo: ci si può andare a piedi dalla frazione di Lillaz, che dista a circa un chilometro, o anche da Cogne, a 3 chilometri.

Se arrivate in machina, potete lasciarla nel parcheggio a disposizione a Lillaz, e seguire le indicazioni per le cascate: dovrete superare un piccolo ponte e un centro abitato, e proseguire fino al torrente Urtier, dove inizia il vero e proprio percorso intorno alle splendide cascate. 

Cascate di Lillaz: il percorso

Il percorso è adatto a tutti: una volta al torrente, tenendo la sinistra, in 10 minuti si arriva alla prima cascata. Il percorso costeggia i flutti e i zampilli d’acqua generati dal torrente, sale tra fiori selvatici e rilassanti zone d’ombra, per un iter intervallato da scalini e facilitazioni, così da agevolare il passaggio. 

Una volta arrivati nei punti panoramici, come il belvedere, potrete godere di colpi d’occhio mozzafiato sulle cascate e sullo scenario alpino circostante. Continuando nella camminata, si arriva alla Cascata Biolet, un altro punto naturalistico di straordinaria bellezza.

Cascate di Lillaz in inverno: un paesaggio suggestivo

Le Cascate di Lillaz in Valle d’Aosta sono una meta turistica piacevole e rilassante in ogni stagione. Infatti, tanti sono i visitatori in primavera-estate, per godersi i colori e i profumi della natura, ma anche in autunno, con le sue particolari note di colore, e in inverno, quando la natura si esprime in tutta la sua meraviglia, e il paesaggio innevato intorno crea atmosfere uniche. 

Durante i mesi più freddi è possibile ammirare le cascate ghiacciate e coloro che le scalano

Lillaz: dove mangiare? 

La passeggiata a contatto con la natura ha senz’altro generato un certo languorino! Ecco, quindi, alcuni consigli su dove gustare i piatti tipici della cucina valdostana. La Valle d’Aosta, infatti, vanta una tradizione culinaria antica, con influenze da altre cucine del nord-Italia ed Europa. 

Il menù è vario e dai molteplici sapori, con una varietà di pietanze nutrienti, per affrontare le temperature alpine. In zona si possono assaggiare piatti di selvaggina, formaggi prodotti nelle alture delle montagne, zuppe e risotti, o la gustosa polenta “concia”. 

Per assaggiare i sapori tradizionali della cucina valdostana, si può far tappa al Ristorante Lou Tchappé, un caratteristico ristorante della zona a 5 minuti di auto dalle cascate, o una passeggiata a piedi di 20 minuti. Ad accogliervi un ambiente familiare, con un menù tipico che propone un’interpretazione originale e moderna della cucina tradizionale della Valle d’Aosta.

Ristorante Lou Tchappé

Lou Tchappé si sta rifacendo il look

Situato a Cogne nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il ristorante LouTchappé nasce nel 1983 e da quasi 30 anni rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per i locali e per gli ospiti alla ricerca dell’autentica tradizione culinaria valdostana

Il nome del ristorante è un chiaro richiamo al patua, il dialetto cognenitze, e significa “insieme di pietre frantumate” in virtù della posizione della struttura, che si trova nella frazione di Lillaz, una vallata nata da una frana neolitica ancora oggi visibile. 

La nostra cucina si basa su ingredienti freschi e a chilometro 0, lavorati direttamente da noi e forniti da piccoli produttori locali. Le ricette del menù si ispirano invece ai piatti tradizionali e antichi delle famiglie di Cogne con piacevoli rivisitazioni in chiave moderna.

I nostri valori fra tradizione e innovazione

Il nostro ristorante di cucina valdostana ha fatto da sempre della qualità del cibo, e prima ancora degli ingredienti, il suo fiore all’occhiello. La totalità delle materie prime utilizzate per le preparazioni del nostro variegato menù proviene dalla vallata e viene lavorato nelle nostre cucine da chef esperti e professionali. Conosciamo da sempre i nostri fornitori, i loro valori, e la genuinità dei loro prodotti.

Il desiderio di essere al passo coi tempi e di rispondere alle esigenze dei clienti ha portato il ristorante ad evolvere continuamente, rivisitando in chiave attuale i grandi classici della cucina valdostana per offrire ai visitatori piatti sempre nuovi e sorprendenti. 

Tra i grandi protagonisti del nostro menù troverete i formaggi, soprattutto la fontina, il burro, affettati e salumi quali la mocetta, il lardo e il prosciutto, la polenta che accompagna sia la selvaggina che le carni alla griglia e infine un’ampia scelta di dolci della tradizione locale, tra i quali la crema di Cogne con le tegole.

Cosa troverai di nuovo?

Nel mese di novembre il ristorante Lou Tchappé ha deciso di rifarsi il look per accogliere i propri clienti in uno spazio ancora più caldo e familiare. I cambiamenti hanno coinvolto principalmente la struttura, attraverso la ristrutturazione dei pavimenti, dei punti luce, dei bagni e dei posti tavola. Un’interessante e utile aggiunta è stata soprattutto la bussola esterna, posizionata in un punto strategico per impedire al freddo della stagione invernale di invadere la sala da pranzo. 

Anche il menù di cucina valdostana per cui il ristorante è tradizionalmente riconosciuto ha subito delle gustose modifiche. Ecco, dunque, che quest’ultimo si è arricchito di nuovi antipasti, come le crespelle con la fonduta, primi piatti come le tagliatelle ai 22 tuorli con funghi fatte in casa e gli gnocchi caserecci con il Blue d’Aosta, ma anche secondi piatti e dolci. Tra i secondi piatti in particolare spiccano lo stinco di agnello al forno e la bistecca di vitello alla valdostana, mentre la selezione di dolci è stata impreziosita dall’inserimento dello zabaione che nel periodo invernale viene servito in accompagnamento al panettone. 

A questa interessante offerta da parte del ristorante di cucina valdostana LouTchappé ha affiancato anche un arricchimento della carta vini. Qui, in uno spazio studiato nei minimi dettagli per risultare accogliente e rilassante, i nostri clienti hanno la possibilità di assaporare la bottiglia più adatta alle proprie scelte culinarie. 

Molte altre novità ti aspettano al nostro ristorante, prenota per scoprire cosa abbiamo in serbo per te!